l'editoriale
Cerca
Ambiente
15 Maggio 2025 - 00:00
Immagine di repertorio
La foresta amazzonica, uno degli ecosistemi più ricchi e complessi del pianeta, è vicina al collasso. Studi scientifici rivelano che il bacino amazzonico potrebbe attraversare un punto di non ritorno nei prossimi 15 anni, rischiando di trasformarsi progressivamente in una savana arida incapace di sostenere la biodiversità attuale.
Nel corso degli ultimi decenni, oltre il 17% della superficie dell’Amazzonia è stata distrutta. Secondo i dati rilasciati dall'Instituto Nacional de Pesquisas Espaciais (INPE), nel 2023 il tasso di deforestazione in Brasile ha visto un aumento del 55% rispetto all’anno precedente, nonostante gli sforzi internazionali per proteggere la foresta e le promesse di tutela ambientale.
Le cause principali della deforestazione sono molteplici. L’espansione dell’agricoltura industriale, in particolare per coltivazioni di soia e allevamenti bovini, l'estrazione illegale di minerali, gli incendi dolosi e la costruzione di infrastrutture non regolamentate contribuiscono in modo diretto alla distruzione del polmone verde del pianeta. Non solo la biodiversità viene minacciata (la foresta ospita infatti oltre il 10% delle specie conosciute al mondo) ma anche la funzione climatica vitale che l’Amazzonia svolge a livello globale.
La foresta amazzonica è fondamentale per la stabilità del clima terrestre, in quanto immagazzina circa 123 miliardi di tonnellate di carbonio. La perdita di questa capacità di stoccaggio del carbonio rappresenterebbe un colpo durissimo per l’intero equilibrio climatico globale. Inoltre, il rischio maggiore è che l’Amazzonia entri in un processo di autoalimentazione del degrado: se la distruzione della foresta supera una soglia critica (stimata tra il 20% e il 25%), il sistema forestale non sarà più in grado di rigenerarsi, avviando irreversibilmente un processo di “savanizzazione”. Questo cambiamento influenzerebbe i regimi di pioggia in tutta l’America Latina e avrà impatti devastanti sull’agricoltura e sull’approvvigionamento idrico in vaste aree del continente.
Le organizzazioni internazionali, la comunità scientifica e le popolazioni indigene stanno chiedendo azioni urgenti e coordinate per fermare la deforestazione e invertire i danni. Tra le misure necessarie, si evidenziano il rafforzamento delle aree protette, la repressione delle attività illegali legate all’estrazione e agli incendi, il sostegno alle economie forestali sostenibili e la riduzione del consumo globale di prodotti legati alla deforestazione.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..