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Lifestyle
16 Maggio 2025 - 15:30
Se dopo un allenamento intenso vi siete ritrovati in bilico tra il desiderio di una doccia fredda e la tentazione di quella calda e avvolgente…non siete i soli. Negli ultimi anni, la doccia fredda post workout è diventata una vera e propria tendenza, acclamata da sportivi, influencer e guru del benessere. Ma fa davvero bene? E quanto è utile nei mesi più caldi?
Sì, è rinfrescante. Sì, sembra rigenerare corpo e mente. Ma no, non sempre è la scelta migliore. Vediamo insieme pro, contro e qualche trucco da insiderper sfruttare al meglio il potere del freddo…senza farsi venire i brividi.
1. Recupero più veloce, muscoli più felici.
Il freddo è un anti-infiammatorio naturale: aiuta a ridurre il gonfiore muscolare, favorisce lo smaltimento delle tossine e stimola una ripresa più rapida. Non a caso, la crioterapia è sempre più usata tra gli atleti professionisti.
2. Scudo immunitario attivato.
Secondo uno studio olandese del 2016, le docce fredde quotidiane riducono sensibilmente i giorni di malattia. Il getto gelido sembra risvegliare il sistema immunitario come un caffè espresso al mattino.
3. Boom di endorfine.
Sarà la sfida con sé stessi, sarà il contrasto termico… ma il freddo stimola la produzione di endorfine, gli ormoni della felicità. E dopo l’allenamento, è un mix potentissimo.
4. Meno dolore, più sollievo.
Con la vasocostrizione indotta dal freddo, la percezione del dolore si attenua. E la sensazione di pesantezza alle gambe o di piccoli fastidi muscolari si dissolve come neve al sole (o meglio: come ghiaccio in doccia).
5. Addio stress.
Il cortisolo, l’ormone dello stress, non ama il freddo. Studi dimostrano che l’esposizione a basse temperature ne riduce i livelli nel sangue. Non serve resistere un’ora a 14°C: bastano pochi minuti per sentirsi più leggeri… anche mentalmente.
6. Prurito estivo sotto controllo.
Tra caldo, sudore e pelle sensibile, il prurito può diventare un incubo. La doccia fredda aiuta a placare l’irritazione cutanea, regalando un sollievo istantaneo.
E qui arriva il twist: nei giorni più caldi, la doccia fredda può sembrare l’unica salvezza, ma non sempre è così efficace come sembra. Perché? Perché il nostro corpo, sottoposto a un getto ghiacciato, reagisce attivando meccanismi interni per ristabilire la temperatura, e… continua a sudare! Il sollievo iniziale, insomma, è spesso solo temporaneo.
La soluzione? Una via di mezzo intelligente. I dermatologi consigliano l’acqua tiepida, tra i 25 e i 30 gradi. È piacevole, non stressa la pelle e aiuta a raffreddare il corpo senza shock termici. Il consiglio d’oro? Evitare temperature sotto i 22 gradi, soprattutto se si è accaldati o affaticati.
E se il segreto fosse… l’alternanza? Il metodo Kneipp, antico ma sempre attuale, consiste nell’alternare getti caldi e freddi per 3-5 cicli da 30 secondi ciascuno. Il risultato è un effetto energizzante e rilassante allo stesso tempo, che stimola la circolazione, tonifica la pelle e risveglia anche l’umore più fiacco. Un’ottima idea da sperimentare nella parte finale della doccia, soprattutto dopo un workout intenso.
Sì, hai letto bene. Il freddo stimola la termogenesi, ovvero la produzione di calore interno per difendersi dalle basse temperature. Questo processo richiede energia, cioè calorie. Alcuni studi (come quello pubblicato su The Journal of Clinical Investigation) dimostrano che l’esposizione regolare al freddo può contribuire, seppur in modo marginale, alla riduzione del grasso corporeo.
La doccia fredda post allenamento è un alleato potente ma va dosata con intelligenza. Se ami la sensazione di freschezza e riesci a sopportare il brivido, hai dalla tua parte una valanga di benefici. Ma se vuoi un effetto davvero rigenerante, meglio puntare su acqua tiepida o sul contrasto caldo-freddo.
Perché quando il corpo è in movimento… anche la temperatura fa la sua parte. E, come insegna il vero stile, anche in bagno ogni dettaglio conta.
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