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Tecnologia
16 Maggio 2025 - 13:10
Viviamo in un’epoca in cui la tecnologia è profondamente integrata nella vita quotidiana, e i bambini non fanno eccezione. Smartphone, tablet e schermi digitali sono ormai strumenti di intrattenimento, studio e socializzazione. Tuttavia, l’uso intensivo di questi dispositivi solleva interrogativi importanti sul benessere psicologico e sulla capacità dei più giovani di gestire il loro rapporto con la tecnologia.
Secondo il rapporto OCSE "Come va la vita dei bambini nell'età digitale", il 17% dei bambini dichiara di sentirsi nervoso o ansioso quando viene privato dei suoi dispositivi digitali. Questo dato ci porta a riflettere su quanto la tecnologia sia diventata un elemento imprescindibile nella loro routine e su quanto sia necessario educarli a un uso consapevole.
L’accesso continuo agli schermi porta a una forte interazione digitale, che può avere effetti positivi, come la facilità di apprendimento e la possibilità di restare connessi con il mondo. Tuttavia, quando l’uso diventa eccessivo, può generare stress, insonnia e difficoltà di concentrazione, influenzando anche la capacità di sviluppo.
Il segretario generale dell'OCSE, Mathias Cormann, ha sottolineato la necessità di garantire protezione e supporto ai bambini nel mondo digitale, evidenziando che i rischi online e offline spesso si rafforzano reciprocamente. Per questo motivo, invita gli Stati membri a:
Rafforzare la regolamentazione sulle attività digitali dei minori.
Migliorare la cultura e le competenze digitali.
Fornire supporto ai genitori e agli educatori.
Considerare il punto di vista dei bambini nell'elaborazione delle politiche pubbliche.
Oltre alla dipendenza dai dispositivi, il rapporto OCSE mette in luce altre questioni delicate. Per esempio, il 51% degli studenti di 15 anni nei paesi OCSE afferma di saper modificare facilmente le impostazioni sulla privacy digitale, un dato positivo che mostra una crescente consapevolezza sulla sicurezza online.
Tuttavia, emerge anche un problema significativo: il 27,6% degli studenti ammette di aver condiviso fake news sui social. Questo fenomeno dimostra quanto sia cruciale insegnare ai ragazzi a verificare le fonti e a sviluppare un pensiero critico rispetto alle informazioni che circolano sul web.
L’OCSE propone un approccio ambizioso per proteggere e responsabilizzare i bambini nel mondo digitale. L’obiettivo è non solo ridurre i rischi legati alla tecnologia, ma anche sfruttarne al massimo le opportunità, garantendo un ambiente più sicuro, equo e consapevole.
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