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17 maggio: il giorno in cui le telecomunicazioni hanno cambiato il mondo

Dalla telegrafia a Internet, la Giornata Mondiale delle Telecomunicazioni racconta il lungo viaggio della connessione globale

17 maggio: il giorno in cui le telecomunicazioni hanno cambiato il mondo

Può sembrare una data qualsiasi, ma il 17 maggio è un giorno che ha cambiato per sempre il nostro modo di comunicare, lavorare, viaggiare e persino pensare. È infatti in questa giornata che il mondo celebra la Giornata Mondiale delle Telecomunicazioni e della Società dell’Informazione (WTISD), una ricorrenza che affonda le sue radici nel 1865 ma che oggi suona più attuale che mai. Perché? Perché senza questa giornata, senza l’ITU, forse non staremmo nemmeno leggendo questo articolo online.

L’ITU, acronimo di International Telecommunication Union, è l’organizzazione internazionale che, dal 17 maggio 1865, regola e coordina le telecomunicazioni a livello globale. Nata a Parigi come International Telegraph Union con appena 20 membri, oggi ha sede a Ginevra, è un’agenzia specializzata dell’ONU, e rappresenta il motore silenzioso dietro ogni connessione, ogni segnale radio, ogni standard tecnologico che ci tiene uniti.

Dal 1969 questa giornata viene celebrata per ricordare la nascita dell’ITU, ma nel 2006 ha assunto una nuova identità: quella di Giornata Mondiale della Società dell’Informazione, per riflettere sul ruolo delle tecnologie digitali nella costruzione di un mondo più equo, connesso e sostenibile.

Non è solo retorica: oggi Internet è molto più di un mezzo. È un diritto, una necessità, una questione di sviluppo sociale e geopolitico. E mentre molti danno per scontato l’accesso alla rete, i dati parlano chiaro: 720 milioni di persone nei Paesi meno sviluppati sono ancora offline, escluse dalla rivoluzione digitale. E questo, nel 2025, è un problema che non possiamo più ignorare.

Il focus del 2025 (e degli anni a venire) è chiaro: “Empowering Least Developed Countries through ICTs”. Tradotto? Dare strumenti, connessioni, competenze digitali ai Paesi che rischiano di essere tagliati fuori dal futuro. Perché la sfida, oggi, non è solo “essere online”, ma esserlo in modo significativo, sicuro e produttivo.

Ed è qui che entra in gioco l’impegno dell’ITU e della sua Partner2Connect Digital Coalition: pubblico e privato insieme per creare infrastrutture, opportunità, formazione, sviluppo.

Ogni clic, ogni call, ogni messaggio che inviamo ha alle spalle una rete invisibile che si regge su cooperazione globale, norme condivise e visione strategica. Celebrare il 17 maggio significa riconoscere che la tecnologia non è neutra: può unire o escludere, può creare opportunità o amplificare disuguaglianze.

Nel mondo in cui viviamo, non c’è libertà senza connessione, non c’è crescita senza inclusione digitale. E il 17 maggio serve a ricordarci che il web che abitiamo ogni giorno è un diritto da difendere e un bene da estendere a tutti.

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