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Moda
19 Maggio 2025 - 23:00
Fare shopping online è diventato ormai un’abitudine diffusa, ma non è sempre facile fare centro. Un recente studio ha rivelato un dato curioso: esiste un colore che, più di tutti gli altri, viene rispedito al mittente dagli acquirenti insoddisfatti. E la ragione principale? Una questione di aspettative deluse.
Secondo un’analisi condotta da Yotpo, piattaforma americana di e-commerce marketing, ben il 70% delle recensioni negative raccolte su articoli di moda riguarda un’unica tinta: il rosso. Nonostante sia una delle nuance più amate e presenti in tutte le stagioni, è anche quella che più frequentemente viene restituita dai clienti. Il motivo? Spesso quello che si vede online non corrisponde alla realtà.
Il rosso non è un colore univoco. Esistono decine di sfumature — dal ciliegia al porpora, dal borgogna all’amaranto — che possono apparire molto diverse a seconda della luce, del tessuto, della fotocamera utilizzata e perfino delle impostazioni dello schermo del dispositivo da cui si fa l’acquisto. Questa variabilità genera una discrepanza tra la percezione iniziale e il prodotto reale ricevuto a casa.
«Non assomiglia affatto alla foto», «Sembrava corallo, è lampone» — sono solo alcune delle frasi emerse dalle recensioni analizzate. Le lamentele dei consumatori riflettono un problema che va oltre la semplice preferenza estetica: la difficoltà oggettiva di valutare accuratamente un colore attraverso uno schermo.
Per i marchi, questo si traduce in resi frequenti, perdita di fidelizzazione e costi logistici aggiuntivi. Ecco perché l’analisi suggerisce ai brand di descrivere in modo più accurato le sfumature (usando termini come “rosso mattone” o “rosso vinaccia”) e di accompagnare le immagini dei prodotti con riferimenti visivi noti, come frutti o oggetti comuni, per aiutare a contestualizzare meglio la tonalità.
Nel mare dello shopping online, anche un dettaglio come la tonalità di un colore può fare la differenza tra un acquisto riuscito e un reso. Per i consumatori, essere consapevoli di queste dinamiche può aiutare a fare scelte più informate. Per le aziende, invece, diventa cruciale investire in trasparenza visiva e descrittiva per ridurre gli errori di valutazione.
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