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Api in declino: 500.000 morti in più ogni anno secondo uno studio internazionale

La diminuzione di frutta e verdura nella dieta, legata al calo dell’impollinazione, ha già gravi effetti sulla salute pubblica.

Api in declino: 500.000 morti in più ogni anno secondo uno studio internazionale

Oltre il 40% degli insetti impollinatori è a rischio estinzione su scala globale. In Europa, quasi la metà è in declino e un terzo minacciato seriamente. È questo il quadro drammatico tracciato dal WWF in occasione della Giornata Mondiale delle Api, attraverso il dossier “Il futuro in un volo d’ape”, pubblicato nell’ambito della campagna “Our Future”.

Il documento denuncia le conseguenze disastrose di un modello agricolo che fa largo uso di pesticidi, sommato agli effetti della crisi climatica e alla continua erosione degli habitat naturali. Api, bombi, farfalle e sirfidi – protagonisti silenziosi della riproduzione delle piante – stanno scomparendo. E con loro, scompare una parte fondamentale della nostra sicurezza alimentare.

Senza gli impollinatori, la varietà e l’accessibilità dei prodotti alimentari si ridurrebbero drasticamente. Secondo il WWF, alimenti come mele, mandorle, zucchine, pomodori, fragole e persino il cacao dipendono in larga parte dall’impollinazione animale. Una sola colonia di api può contribuire a produrre oltre 1.000 euro in frutta e bacche, mentre il valore dei soli prodotti dell’alveare si ferma a 240 euro.

Ma non è solo questione di biodiversità. Uno studio pubblicato su “Environmental Health Perspectives” collega già oggi la diminuzione dell’impollinazione a circa 500.000 morti premature ogni anno: un dato scioccante, causato dalla ridotta disponibilità di frutta, verdura e frutta secca nella dieta globale.

Il WWF guarda con speranza alla recente approvazione della Nature Restoration Law da parte dell’Unione Europea. La legge, definita “cruciale”, prevede il ripristino di almeno il 20% delle superfici terrestri e marine entro il 2030, comprese le aree agricole vitali per gli impollinatori. Il cuore dell’iniziativa è l’articolo 10, che impone agli Stati membri azioni concrete contro il declino di Apoidei, Sirfidi e Lepidotteri, insieme all’obbligo di monitoraggio continuo sul loro stato di conservazione.

Per l’associazione ambientalista, la chiave è una sola: attuare questa normativa con ambizione e rigore. Senza misure vincolanti, il paesaggio agricolo europeo continuerà a degradarsi, con gravi ripercussioni per l’equilibrio ecologico e la sicurezza alimentare. Salvare gli impollinatori, avverte il WWF, significa salvare noi stessi.

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