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Cucina
20 Maggio 2025 - 18:10
L’origine dello zabaione, la celebre crema soffice e dolce a base di tuorli, zucchero e vino liquoroso, è contesa da diverse città italiane. Conosciuto anche come zabajone o zabaglione, questo dessert affonda le sue radici in tempi molto lontani, e come spesso accade con le ricette antiche, la sua nascita è circondata da racconti leggendari e teorie contrastanti.
Una delle storie più note attribuisce la creazione dello zabaione a Torino, intorno al Cinquecento. In quel periodo, nella città sabauda risiedeva una comunità di frati francescani, tra cui un monaco spagnolo di nome Pasquale de Baylon. A lui si deve, secondo la leggenda, l’invenzione di una crema che venne inizialmente chiamata “crema di San Baylon”, per poi diventare “Sambayon”, nome che in dialetto piemontese sembra derivare proprio da quello del frate. Dopo la sua canonizzazione nel 1722, San Pasquale è stato proclamato patrono dei cuochi e dei pasticceri.
Secondo quanto tramandato dalla tradizione, Pasquale de Baylon era particolarmente popolare tra le dame torinesi, che gli attribuivano la ricetta di una crema all’uovo dalle virtù afrodisiache. Le signore del Cinquecento, desiderose di ravvivare l’intesa coniugale, si rivolgevano al frate per ottenere questo rimedio a base di tuorli, zucchero e marsala. Il successo della preparazione fu tale che la ricetta venne conservata e trasmessa di generazione in generazione.
La fama dello zabaione, da Torino, si diffuse presto anche in altre regioni italiane e oltre i confini nazionali. Non è certo se la sua origine sia effettivamente piemontese, ma il legame con la città rimane forte e indiscutibile.
Altre versioni ne rivendicano invece la nascita altrove. Una di queste racconta che nel 1471, nei pressi di Reggio Emilia, il capitano di ventura Giovan Paolo Baglioni si trovò a corto di provviste e, con quanto i suoi uomini riuscirono a recuperare — uova, vino e zucchero — improvvisò un dessert energetico: lo zabaione, che secondo questa versione prenderebbe nome proprio da lui.
Un’altra teoria lo fa risalire alla Venezia del Seicento, dove si beveva una bevanda chiamata “zabaja”, aromatizzata con vino di Cipro e derivata da tradizioni della costa illirica. Esiste inoltre una testimonianza ancora più antica risalente al 1450, proveniente da Napoli: nel manoscritto Bühler, oggi custodito alla Morgan Library & Museum di New York, compare infatti una ricetta molto simile allo zabaione attuale.
Sia che sia nato a Torino, a Reggio Emilia, a Venezia o a Napoli, ciò che conta è che lo zabaione resta una squisita espressione della pasticceria italiana. A Torino, in particolare, questa specialità è ancora oggi protagonista nei caffè storici della città, dove viene servita secondo la tradizione. Se vi trovate in zona, non mancate l’occasione di provarlo: è un vero simbolo del gusto locale.
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