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SALUTE & BENESSERE

Magnesio e primi caldi: cosa succede al corpo e perché il cibo può fare la differenza

Stanchezza, sonno disturbato e nervosismo sono segnali da non ignorare. Il ruolo dei micronutrienti nel mantenere l’equilibrio con l’arrivo della stagione calda

Magnesio e primi caldi: cosa succede al corpo e perché il cibo può fare la differenza

Appena il clima cambia e le giornate si allungano, il corpo manda segnali precisi: ci si sente più stanchi, si dorme peggio, i nervi sembrano a fior di pelle. È l’effetto tipico dei primi caldi, che mettono sotto pressione l’organismo. Sudiamo di più, bruciamo più energia, ma spesso trascuriamo di reintegrare ciò che perdiamo. Tra i primi a scomparire – silenziosamente, ma con conseguenze evidenti – c’è il magnesio.

Il magnesio è uno di quei minerali che di solito si danno per scontati, finché non iniziano a mancare. Non serve essere medici per accorgersene: quando cala, ci si sente stanchi anche senza aver fatto nulla, arrivano crampi improvvisi, si dorme peggio e spesso si ha quella fastidiosa sensazione di nervosismo senza motivo. Succede soprattutto nei cambi di stagione, quando il corpo prova a ritrovare un suo equilibrio ma fatica a tenere il passo.

La buona notizia è che per reintegrarlo non servono pillole o integratori: basta partire da cosa si mette nel piatto. Il magnesio è presente in molti alimenti semplici, che spesso abbiamo già in casa. Frutta secca come mandorle, noci e anacardi è perfetta per uno spuntino o da aggiungere a una ciotola di yogurt. I legumi – ceci, lenticchie, fagioli – sono ottimi anche freddi, in insalate o zuppe leggere. E poi ci sono le verdure a foglia verde, come spinaci e bietole, che si prestano sia crude che cotte velocemente in padella. Persino il cioccolato fondente, se scelto bene e senza esagerare, può dare una mano.

Naturalmente, il magnesio non lavora da solo. Quando il corpo è sotto stress termico, servono anche altri elementi. Il potassio, ad esempio, aiuta a mantenere l’equilibrio dei liquidi e a prevenire cali di pressione. Si trova in alimenti comuni come le banane, le patate, i pomodori e le albicocche, fresche o secche. La vitamina C, invece, supporta il sistema immunitario e favorisce l’assorbimento del ferro, aiutando a contrastare la sensazione di spossatezza. Kiwi, fragole, agrumi, ma anche peperoni crudi e broccoli, ne sono ricchissimi.

Quando comincia a fare caldo, bere di più è importante, ma non basta. Anche quello che mangiamo conta, eccome. Il magnesio, che di solito nessuno considera, può fare davvero la differenza: aiuta a sentirsi meno stanchi, a dormire meglio, a reggere le giornate senza arrivare a sera a pezzi. L’estate non si affronta all’ultimo minuto. Meglio pensarci prima, a partire da quello che mettiamo nel piatto ogni giorno.

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