Cerca

salute

Depressione e dolore cronico sono collegati, ma non nel modo in cui credi

Uno studio su 21 anni di dati rivela che problemi mentali precedono spesso il dolore fisico

Depressione e dolore cronico sono collegati, ma non nel modo in cui pensi

Immagine di repertorio

Una nuova ricerca condotta dall’University College of London ha messo in luce un legame sorprendente tra dolore cronico e disturbi mentali come depressione e solitudine. Analizzando dati raccolti in 21 anni su oltre 7.300 adulti inglesi sopra i 50 anni, gli studiosi hanno scoperto che questi problemi psicologici spesso si manifestano anni prima dell’insorgenza del dolore fisico. Lo studio evidenzia come chi poi sviluppa dolore cronico (che interessa zone come schiena, ginocchia, anche o piedi) presenti livelli significativamente più alti di depressione e isolamento sociale già prima della comparsa del dolore stesso.

Secondo i ricercatori, intervenire precocemente su queste condizioni mentali potrebbe essere fondamentale per prevenire o attenuare l’impatto del dolore cronico, una problematica diffusa che colpisce fino al 40% della popolazione europea e rappresenta una delle principali cause di disabilità. Il team ha osservato che i sintomi depressivi tendono a peggiorare fino a otto anni prima dell’esordio del dolore, raggiungendo il picco al momento della sua comparsa e rimanendo elevati anche successivamente. Al contrario, chi non soffre di dolore mantiene livelli stabili e inferiori di depressione e solitudine.

La dottoressa Mikaela Bloomberg, prima autrice dello studio, ha spiegato: “Depressione e dolore sono interconnessi e si influenzano reciprocamente, ma il nostro lavoro mostra che i sintomi depressivi e la solitudine peggiorano molto prima che inizi il dolore. Questo apre la strada a interventi precoci per il supporto mentale e sociale, potenzialmente in grado di ridurre o ritardare il dolore futuro.”

Il lavoro sottolinea inoltre come depressione e isolamento possano favorire l’infiammazione e aumentare la sensibilità al dolore, alterando anche le risposte immunitarie e il sistema nervoso autonomo. Infine, lo studio evidenzia come questi sintomi siano più pronunciati tra persone con minori livelli di istruzione e risorse economiche, suggerendo la necessità di strategie mirate di supporto mentale e sociale soprattutto per queste categorie, integrate nella gestione a lungo termine del dolore.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.