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Il segreto del pelo rosso nei gatti: scoperto il gene chiave

Un nuovo studio illumina il ruolo del gene ARHGAP36 e la sua regolazione nel colore fulvo dei felini

Il segreto del pelo rosso nei gatti: scoperto il gene chiave

Da oltre 60 anni gli scienziati cercano di identificare il gene responsabile della caratteristica colorazione rossa nel mantello dei gatti. Diversamente dagli esseri umani, nei felini — come in molti altri animali domestici — il colore del pelo è fortemente legato al sesso: i maschi sfoggiano quasi sempre un mantello completamente rosso, mentre le femmine mostrano più spesso manti tricolore o rosso-neri.

La scoperta: due studi indipendenti convergono su un gene inatteso

Recentemente, due gruppi di ricerca distinti hanno identificato in modo indipendente la mutazione genetica che determina la colorazione fulva nel gatto domestico. La novità riguarda un gene finora mai associato alla pigmentazione: ARHGAP36, localizzato sul cromosoma X. I risultati, pubblicati sulla piattaforma "BioRxiv" in attesa di revisione scientifica, hanno rivelato che nei gatti rossi questo gene è espresso con livelli di RNA significativamente più elevati rispetto ai gatti non rossi.

Come funziona la genetica del colore nei gatti

Il motivo di questa peculiarità risiede nella genetica sessuale: i geni che determinano i colori rosso e nero si trovano sul cromosoma X. Le femmine, avendo due cromosomi X, attivano in modo casuale uno dei due in ogni cellula, dando origine a chiazze di colore diverse e dunque ai manti tricolore. I maschi, con un solo cromosoma X, presentano un colore uniforme, ereditato dalla madre.

Un meccanismo inaspettato: non la mutazione del gene, ma la mancanza di un regolatore

Il secondo studio, condotto in Giappone, ha approfondito le ragioni di questa maggiore espressione del gene ARHGAP36. Curiosamente, il DNA del gene stesso è identico in gatti rossi e non rossi; la differenza è data dall’assenza, nei gatti rossi, di un segmento di DNA regolatore che normalmente limita la produzione di RNA. Questa delezione provoca un’attività più elevata del gene, determinando così il colore rosso.

Una scoperta che sfida le convenzioni genetiche

La genetista Carolyn Brown, pur non coinvolta direttamente negli studi, ha sottolineato l’eccezionalità del fenomeno: solitamente la perdita di un segmento regolatore riduce l’attività genica, mentre in questo caso accade l’opposto. Questo rende la scoperta particolarmente originale nel campo della genetica animale.

Un enigma genetico finalmente risolto

Fino a oggi si pensava che la mutazione responsabile della pelliccia rossa fosse nel gene MC1R, come avviene in molti mammiferi inclusi gli esseri umani. Tuttavia, nei gatti domestici MC1R non presenta mutazioni associate al colore rosso, un enigma che ha lasciato per anni perplessi i genetisti. Ora, grazie a queste due ricerche indipendenti, il quadro si fa più chiaro, aprendo nuove prospettive per la comprensione della genetica del colore nei felini.

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