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evoluzione digitale

Pioneer chiude la divisione CD, DVD e Blu-ray: la fine di un’era

Dopo 45 anni l'azienda ha deciso di chiudere la divisione ottica a causa del declino dei supporti fisici

La fine di un'era: Pioneer chiude la divisione CD, DVD e Blu-ray

Il Pioneer Pd 95

Dopo 45 anni di innovazione, Pioneer ha annunciato la chiusura della sua divisione dedicata alla produzione di lettori e masterizzatori CD, DVD e Blu-ray. Una decisione che segna la fine di un’epoca iniziata nel 1980, quando il primo Compact Disc prometteva qualità cristallina, durata illimitata e addio ai fruscii del vinile.

La tecnologia avanza, e con essa cambiano le abitudini di consumo. Oggi la musica e i film sono liquidi, accessibili in streaming con una fluidità impensabile ai tempi dei lettori CD. I supporti fisici, un tempo indispensabili, sono stati progressivamente sostituiti da piattaforme digitali, rendendo obsoleti i dispositivi di lettura ottica.

Prima dei CD, c’erano i floppy disk, i Walkman, le musicassette. Oggetti che hanno segnato un’epoca e che oggi sopravvivono solo come reliquie per nostalgici. Anche i dischi in vinile, quasi scomparsi per anni, sono tornati come feticcio per puristi, mentre il resto della musica si è dissolto nello spazio digitale.

Pioneer è stata una delle aziende che ha guidato l’evoluzione dei supporti ottici, dal LaserDisc ai Blu-ray, passando per i DVD e i CD-ROM. Ha contribuito a rendere accessibili film, musica e software, accompagnando generazioni di utenti nel passaggio dal fisico al digitale.

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