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Invecchiare bene

Allenare la memoria da anziani: i passatempi che funzionano davvero

I neurologi spiegano perché allenare il cervello è essenziale, e come farlo nel modo più efficace

Allenare la memoria da anziani: i passatempi che funzionano davvero

Con l'avanzare degli anni, è normale notare qualche vuoto di memoria: il nome di un conoscente sfugge, un appuntamento viene dimenticato, un ricordo tarda ad affiorare. Questo non significa necessariamente che ci sia qualcosa di preoccupante. Fa parte del naturale processo di invecchiamento, ma ciò non toglie che esistano strategie efficaci per rallentare questo declino e mantenere la mente agile e reattiva più a lungo.

Tra queste, una delle più semplici – e allo stesso tempo più efficaci – potrebbe sorprendervi per la sua apparente banalità: il cruciverba. Sì, proprio quel passatempo spesso associato a momenti di relax, si è rivelato un vero e proprio toccasana per il cervello.

Cruciverba e memoria: un legame provato dalla scienza

Uno studio condotto dall’Università di Monash, in Australia, ha seguito oltre 10.000 persone con più di 65 anni, scoprendo che chi si dedicava regolarmente alla risoluzione di cruciverba o frequentava corsi di formazione mostrava un rischio significativamente ridotto – tra il 9% e l’11% – di sviluppare forme di demenza senile.

Questo effetto positivo è confermato anche da esperti internazionali. Il dottor Andrew E. Budson, neurologo cognitivo e comportamentale presso il Veterans Affairs Boston Healthcare System, sostiene che attività come i cruciverba aiutano a mantenere la memoria e le capacità di ragionamento, rallentando persino il restringimento cerebrale, un fenomeno fisiologico che accompagna l’invecchiamento.

Non solo un gioco: una vera ginnastica per la mente

Secondo la Fondazione Pasqual Maragall, attiva nella ricerca contro l'Alzheimer, i cruciverba non sono solo intrattenimento, ma un vero esercizio cognitivo. Stimolano diverse aree del cervello: agiscono sul linguaggio, sul pensiero critico, sulla memoria semantica e sulla capacità di fare associazioni. In altre parole, obbligano la mente a “lavorare”, rafforzando quella che gli esperti definiscono riserva cognitiva – una sorta di scudo protettivo contro il decadimento neurodegenerativo.

Quando si cerca la parola giusta, si analizzano indizi, si valutano sinonimi e si costruiscono connessioni. Questo processo rafforza le reti neuronali e contribuisce a mantenere vivace l’attività cerebrale, proprio come una camminata quotidiana aiuta a mantenere in forma il corpo.

Un’alternativa alla tecnologia per un invecchiamento attivo

In un’epoca dominata da smartphone e tablet, dove le distrazioni digitali sono continue e spesso passive, i cruciverba rappresentano un ritorno alla semplicità e alla concentrazione. Non richiedono conoscenze tecniche, non hanno bisogno di una connessione internet e possono essere svolti ovunque: seduti in poltrona, su una panchina al parco, durante un viaggio.

Ma i cruciverba non sono l’unica attività consigliata. Anche leggere regolarmente, imparare una nuova lingua, frequentare corsi, giocare a scacchi o cimentarsi in giochi di logica sono validissimi esercizi per mantenere la mente allenata. La chiave è la varietà: ogni attività stimola un’area diversa del cervello e contribuisce al benessere mentale complessivo.

Un piccolo gesto per grandi benefici

Prendersi del tempo ogni giorno per dedicarsi a un cruciverba, a un buon libro o a un’attività formativa non è solo un modo per combattere la noia. È un vero e proprio investimento sul proprio futuro cognitivo. Bastano pochi minuti al giorno per rafforzare la mente, migliorare l’umore e sentirsi più attivi e presenti.

Invecchiare è inevitabile, ma farlo in modo sereno e lucido è possibile. A volte, tutto ciò che serve è una penna, un foglio e qualche parola da incrociare. E se la scienza ci conferma che funziona, tanto vale iniziare oggi.

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