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Giornata Mondiale delle Tartarughe: un invito a proteggere gli antichi saggi del mare

Le sfide ambientali e culturali per proteggere un simbolo di saggezza e longevità

Giornata Mondiale delle Tartarughe: un invito a proteggere gli antichi saggi del mare

Ogni 23 maggio si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale delle Tartarughe, un’occasione per riflettere sulla sorte di uno degli animali più antichi del pianeta, simbolo di saggezza, resistenza e — oggi più che mai — vulnerabilità.

Istituita nel 2000 dall'organizzazione americana American Tortoise Rescue, la giornata vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di tutelare le oltre 350 specie di tartarughe e testuggini presenti sulla Terra, molte delle quali sono oggi seriamente minacciate dall’impatto delle attività umane.

Un futuro incerto per un animale antico di 200 milioni di anni

Nonostante la loro lunga storia evolutiva, le tartarughe affrontano oggi sfide senza precedenti: inquinamento marino, pesca intensiva, urbanizzazione delle coste, commercio illegale di esemplari e uova, oltre ai devastanti effetti del cambiamento climatico.

Secondo l’IUCN, più della metà delle specie conosciute è in pericolo di estinzione. Le tartarughe marine, ad esempio, ingeriscono spesso plastica scambiandola per meduse, mentre molte tartarughe d’acqua dolce perdono il loro habitat naturale a causa delle attività agricole o dell’inquinamento industriale.

Italia: un hotspot europeo per la biodiversità… e per le minacce

L’Italia, grazie alle sue coste e zone umide, ospita alcune specie protette, come la Caretta caretta, che nidifica soprattutto in Sicilia, Calabria e Puglia. Tuttavia, i dati parlano chiaro: solo nel 2023 si stima che oltre 200 tartarughe marine siano rimaste intrappolate in reti da pesca lungo il litorale adriatico.

Per questo, numerosi centri di recupero, associazioni ambientaliste e biologi marini sono attivi tutto l’anno per monitorare i nidi, salvare gli esemplari feriti e promuovere buone pratiche tra i pescatori.

Un simbolo che ci invita a rallentare

Oltre all’aspetto ecologico, la tartaruga è anche un potente simbolo culturale e spirituale. In molte tradizioni è associata alla longevità, alla pazienza e alla stabilità. In un mondo dominato dalla fretta, dalla produzione incessante e dallo sfruttamento, oggi più che mai rappresenta un invito a rallentare, a prenderci cura del tempo e del pianeta che ci ospita.

Cosa possiamo fare noi

Difendere le tartarughe è anche una responsabilità individuale. Ecco alcuni gesti utili:

  • Ridurre l’uso della plastica, in particolare monouso;
  • Rispettare le aree di nidificazione in spiaggia;
  • Segnalare avvistamenti o esemplari in difficoltà ai centri di recupero;
  • Sostenere associazioni ambientaliste impegnate nella tutela della fauna marina.

In questa Giornata Mondiale delle Tartarughe, possiamo fare molto semplicemente restando informati, rispettando la natura e scegliendo la lentezza come valore. Perché proteggere le tartarughe significa anche proteggere noi stessi.

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