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27 Maggio 2025 - 18:40
Casa delle Compere e dei Banchi di San Giorgio
Le prime tracce di banche moderne affondano nel XII secolo a Genova. Nel 1150 fu registrato il primo debito pubblico noto, seguito nel 1156 dal primo contratto di cambio. Questi eventi segnano la nascita di strumenti che hanno dato forma al sistema bancario moderno.
Un ruolo fondamentale fu giocato dalla Casa delle Compere e dei Banchi di San Giorgio, istituita nel 1407 in risposta al dissesto finanziario della Compagna Communis di Genova, causato dalle dure guerre contro Venezia. Nata come un ente statale, la Casa delle Compere unificò le varie "compere" (prestiti concessi allo Stato da cittadini genovesi) per gestire il debito pubblico in modo coordinato. Nel tempo, la banca crebbe fino a possedere un capitale di 52 milioni di lire genovesi, operando sia come banca di deposito e prestito, sia come ente che amministrava fiscalità e debito, anticipando in molti aspetti le funzioni delle moderne banche centrali.
Il Banco di San Giorgio fu anche tra i primi a emettere carta moneta nominativa, trasferibile e pagabile a vista, anticipando strumenti finanziari oggi consolidati. Montesquieu lo descrisse come «una specie di Monte di Pietà che paga il 2,5% a coloro che lo hanno sovvenzionato». Tuttavia, con l’arrivo di Napoleone e l’annessione della Liguria all'Impero Francese, nel 1805 il Banco fu sciolto e la sua liquidazione terminò nel 1856. L’archivio storico è oggi custodito presso l’Archivio di Stato di Genova.
Accanto a Genova, la città di Siena detiene un altro primato di rilievo: la nascita della più antica banca moderna ancora in attività, il Monte dei Paschi di Siena, fondato nel 1472. Questo istituto venne concepito per offrire prestiti alle persone più bisognose, segnando un importante passo avanti nella gestione finanziaria e nel supporto alla comunità.
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