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28 Maggio 2025 - 23:10
Tredici anni dopo il suo debutto, Tinder, l'app che ha ridefinito il mondo degli appuntamenti digitali con il suo iconico “swipe”, si trova oggi a un bivio. L'app, amata dai millennial e simbolo della cultura del “match facile”, sta perdendo terreno tra i più giovani. Ora, con l’arrivo alla guida di Spencer Rascoff, già CEO di Match Group, Tinder si prepara a cambiare rotta per riconquistare la Generazione Z, più esigente e meno propensa agli incontri occasionali. Rascoff, 49 anni, imprenditore tech ed ex co-fondatore di Zillow Group, ha assunto anche il ruolo di CEO di Tinder dopo aver guidato Match Group per alcuni mesi.
«Pensate a Tinder come a un bar dove si va per incontrare gente. Ma se vogliamo attrarre più persone, dobbiamo ristrutturare il bar», ha spiegato in un’intervista, sottolineando la necessità di innovazione, intelligenza artificiale e nuove dinamiche sociali. Nel suo primo memo interno da CEO di Tinder, Rascoff ha chiesto al team di concentrarsi sulla qualità dell’esperienza utente, anche a discapito dei ricavi a breve termine. «Gli utenti non vogliono più solo match, vogliono match migliori», ha scritto, puntando il dito contro meccanismi ormai datati come lo swipe compulsivo e le interazioni superficiali.
Per affrontare le nuove esigenze della Gen Z – una generazione che, secondo Rascoff, “beve meno e fa meno sesso” – Tinder sta testando funzioni a bassa pressione. Una delle novità è il “doppio appuntamento”, che consente agli utenti di creare coppie con un amico per incontrare altre coppie. Il test, già avviato in Europa, ha avuto esiti positivi e il lancio globale è previsto per l’estate. Tinder continua a rappresentare oltre il 50% delle entrate di Match Group, ma la crescita rallenta. Dopo il boom durante la pandemia, molti utenti – soprattutto i più giovani – lamentano stanchezza da swipe, presenza di profili fake, ghosting e dinamiche tossiche.
Nel frattempo, gli investitori chiedono risultati concreti. Match ha annunciato questo mese un taglio del 13% del personale, pari a circa 325 dipendenti, per un risparmio stimato di 100 milioni di dollari l’anno. Anche i livelli di management saranno ridotti: circa un dirigente su cinque lascerà l’azienda. Rascoff vuole applicare anche a Tinder un approccio più snello: «I piccoli team sono più agili e responsabili», ha scritto nel suo memo, indicando la creazione di piccoli gruppi di sviluppo prodotto come una delle strategie chiave per favorire l’innovazione veloce. Questa settimana, Rascoff illustrerà la sua strategia completa all’evento “Future of Everything” del Wall Street Journal a New York, dove si parlerà anche delle altre app di Match Group, come Hinge.
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