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Perché le cornacchie attaccano in città: capire il comportamento territoriale primaverile

Nel periodo della riproduzione diventano aggressive per difendere i nidi e i piccoli: ecco come riconoscere i segnali

Perché le cornacchie attaccano in città: capire il comportamento territoriale primaverile

Ogni primavera, in molte città italiane si moltiplicano le segnalazioni di persone che vengono inseguite o aggredite da cornacchie. Questo comportamento è legato al periodo della riproduzione, durante il quale questi uccelli diventano particolarmente protettivi nei confronti dei loro nidi e dei piccoli. Comprendere il motivo di questi attacchi e sapere come reagire può aiutare a convivere serenamente con queste specie urbane.

In primavera, le cornacchie entrano nella fase più delicata del loro ciclo vitale: la cova e l'allevamento dei pulcini. Durante questo periodo, che generalmente si estende da aprile a giugno, gli adulti sono molto attenti a qualsiasi presenza umana o animale nelle vicinanze del nido, visto come una potenziale minaccia. È per questo motivo che in città come Roma, dove gli alberi e i parchi sono numerosi, si registrano più frequenti episodi di "aggressività" da parte di questi uccelli.

La specie più coinvolta in questi episodi è la cornacchia grigia (Corvus cornix), un uccello molto intelligente e adattabile, capace di vivere anche in ambienti fortemente urbanizzati. A differenza di altri uccelli cittadini che nidificano su tetti o edifici, le cornacchie costruiscono i loro nidi tra i rami più alti degli alberi, dove si sentono più al sicuro. Questo le porta a scegliere spazi verdi e alberati delle città come habitat ideale.

Il comportamento che vediamo quando una cornacchia “attacca” si chiama mobbing. Si tratta di una strategia di difesa utilizzata da molti uccelli, compresi i gabbiani. Gli adulti emettono richiami sonori forti e persistenti, effettuano voli ravvicinati e talvolta si lanciano in picchiate per allontanare quella che percepiscono come una minaccia. Solo in rari casi possono arrivare a toccare con becco o artigli, ma solitamente senza causare danni seri.

La prima cosa da sapere è che questi episodi durano poco: circa due settimane, ovvero il tempo in cui i piccoli sono più vulnerabili e non ancora pronti a volare. Quando i giovani si allontanano dal nido, i genitori tornano più tranquilli e gli attacchi cessano.

Quando una cornacchia si avvicina minacciosamente, è importante mantenere la calma, evitare movimenti bruschi o urla, perché questo potrebbe aumentare la sua aggressività. Il modo migliore per far desistere l’uccello è allontanarsi lentamente e senza fretta, lasciando il nido indisturbato. Cambiare percorso o non passare ripetutamente dallo stesso punto per qualche giorno può ridurre ulteriormente il rischio di incontri spiacevoli. Se proprio si deve transitare vicino a un nido, indossare un cappello può offrire una protezione aggiuntiva.

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