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Economia
30 Maggio 2025 - 13:00
L’inflazione in Italia rallenta, ma le famiglie continuano a sentire la pressione sul portafoglio. Secondo la stima preliminare dell’Istat, a maggio l’indice dei prezzi al consumo registra una variazione nulla su base mensile (0,0%), frenando rispetto al +0,1% atteso e al dato del mese precedente.
Su base annua, l’inflazione scende dal +1,9% di aprile all’1,7%, in linea con le aspettative degli analisti. Numeri che potrebbero sembrare confortanti, se non fosse che a trainare restano – ancora una volta – i beni di prima necessità.
Il cosiddetto “carrello della spesa”, che include alimentari e prodotti per la cura della casa e della persona, segna infatti un aumento dei prezzi pari al +3,1%, in accelerazione rispetto al +2,6% di aprile. Una dinamica che colpisce direttamente le famiglie, soprattutto quelle con redditi medio-bassi, che spendono una quota maggiore del budget proprio per questi acquisti quotidiani.
L’Italia si trova quindi ancora dentro un equilibrio fragile: l’inflazione si modera, ma il potere d’acquisto resta sotto assedio. E mentre i numeri rassicurano, gli scontrini raccontano un’altra storia.
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