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Scrolliamo come se scalassimo l’Everest: secondo uno studio, ogni anno percorriamo 142 km… col pollice

Lo scrolling sui social e i suoi effetti nascosti sulla nostra vita quotidiana

Scrolliamo come se scalassimo l’Everest: secondo uno studio, ogni anno percorriamo 142 km… col pollice

Sembra incredibile, ma in media una persona scrolla circa 141,9 chilometri all’anno sui social media: è come scalare l’Everest più di 16 volte… senza mai alzarsi dal divano. A rivelarlo è uno studio pubblicato da Fasthosts, provider britannico di hosting, che ha analizzato il nostro comportamento digitale quotidiano utilizzando dati di Statista.

108 minuti al giorno solo a scorrere

Secondo il report, l’utente medio trascorre 108 minuti al giorno a scorrere contenuti sui social media: feed, storie, video, commenti. Una routine che può sembrare passiva, ma che in realtà nasconde un’attività fisica piuttosto intensa… per il nostro pollice.

Basandosi su una stima di 30 centimetri di scroll ogni 5 secondi, lo studio ha calcolato che si arriva a circa 388 metri al giorno solo con il movimento del dito. Moltiplicando questo dato per i giorni di un anno, si arriva a 141,9 chilometri. In pratica, più di tre maratone, o l’equivalente di salire sull’Everest 16 volte, dato che la montagna più alta del mondo misura 8.848 metri.

Il nostro pollice fa gli straordinari

Il gesto apparentemente banale dello scrolling rappresenta una forma di attività fisica micro-localizzata. Anche se il resto del corpo rimane fermo, il pollice – e più in generale la mano – lavora costantemente per ore, eseguendo centinaia di movimenti ripetitivi ogni giorno. Uno studio pubblicato nel Journal of Physical Therapy Science (2018) aveva già messo in guardia sui rischi di overuse injury (lesioni da uso eccessivo) legate all’uso prolungato degli smartphone, come la tenosinovite del pollice, spesso chiamata anche “pollice da smartphone”.

Il tempo che ci scivola (letteralmente) tra le dita

Oltre al dato fisico, lo studio evidenzia l’incredibile quantità di tempo dedicato agli schermi: più di 650 ore all’anno sono spese unicamente a scrollare. Un’abitudine che, secondo molti esperti, può contribuire a problemi di attenzione, stress, insonnia e senso di disconnessione dalla realtà quotidiana.

Uno studio del 2023 condotto dalla American Psychological Association ha confermato che l’uso eccessivo dei social può influenzare negativamente l’umore e la salute mentale, soprattutto tra i più giovani.

Cosa possiamo fare?

Anche se il dato può far sorridere, è un invito a riflettere su come usiamo il tempo digitale. Ridurre lo scrolling, fare pause regolari, disattivare le notifiche inutili e monitorare il tempo di utilizzo sono solo alcune delle strategie per riappropriarsi della propria attenzione.

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