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Benessere

Acqua in bottiglia sotto accusa: tracce di Tfa in sei marchi su ventuno

Lo studio di Altroconsumo segnala la presenza di inquinanti in diverse acque minerali vendute nei supermercati. Solo undici le promosse per qualità complessiva

Acqua in bottiglia sotto accusa: tracce di Tfa in sei marchi su ventuno

Beviamo acqua minerale ogni giorno, spesso senza porci troppe domande. Eppure, un’indagine condotta da Altroconsumo invita alla cautela: su 21 marche analizzate, sei sono risultate contaminate da Tfa, un inquinante ambientale definito “eterno” per la sua persistenza.

Il Tfa, o acido trifluoroacetico, può rimanere nell’ambiente per decenni e penetrare anche nei prodotti destinati al consumo, come l’acqua. L’assunzione continuativa di questa sostanza — così come dei Pfas, rilevati in un altro caso — può avere conseguenze negative sulla salute umana.

Secondo Altroconsumo, i sei marchi bocciati per la presenza di Tfa o altri inquinanti sono:

  • La Panna naturale

  • Esselunga Ulmeta

  • Maniva

  • Saguaro (Lidl)

  • Levissima, che presenta anche un’elevata quantità di arsenico

  • Fiuggi, criticata soprattutto per l’impatto ambientale dell’imballaggio e per l’arsenico

Il giudizio negativo non riguarda solo la contaminazione, ma anche la non conformità ai parametri di qualità previsti per l’acqua potabile.

Tuttavia, la ricerca ha evidenziato anche marche virtuose. Alcune acque minerali, oltre a non contenere Tfa, sono risultate eccellenti per qualità e impatto ambientale. Le tre migliori secondo Altroconsumo sono:

  • Blues Sant’Antonio (Eurospin), la più economica del campione

  • Conad Valpura, anch’essa vantaggiosa per rapporto qualità/prezzo

  • San Benedetto Eco Green Benedicta, apprezzata anche per il basso impatto ambientale

L’analisi di Altroconsumo rappresenta un monito per i consumatori più attenti, invitando a guardare oltre l’etichetta e a considerare con maggiore consapevolezza ciò che ogni giorno finisce nei nostri bicchieri.

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