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Consigli di bellezza e salute

L'idea che il sole curi l'acne è una bufala, anzi, un pericolo

I rischi dei raggi UV e l’importanza della consulenza dermatologica

L'idea che il sole curi l'acne è una bufala, anzi, un pericolo

Negli ultimi tempi, sui social media stanno circolando consigli per la cura della pelle che possono risultare pericolosi. Tra questi, spicca un falso mito preoccupante: alcuni utenti su TikTok suggeriscono che una forte abbronzatura o lunghe sedute in cabina solare possano aiutare a eliminare l’acne. In realtà, questa convinzione è errata e può causare seri danni alla salute.

Se è vero che la luce solare e i raggi UV sono stati utilizzati per trattare alcune malattie della pelle, non ci sono prove scientifiche che possano curare efficacemente l’acne. Anzi, i rischi legati all’esposizione eccessiva ai raggi UV superano di gran lunga qualsiasi beneficio apparente.

Diversi studi dimostrano infatti che anche una singola scottatura grave durante l’infanzia o l’adolescenza può raddoppiare il rischio di sviluppare tumori cutanei in età adulta. Questo perché i raggi UV danneggiano il DNA delle cellule della pelle, aumentando le probabilità di mutazioni pericolose.

Non solo il sole non cura l’acne, ma può anche peggiorarne i sintomi. Una revisione degli studi condotti tra il 1992 e il 2022 ha infatti evidenziato come l’esposizione ai raggi UV sia poco efficace e in alcuni casi addirittura dannosa. I raggi UVB, in particolare, possono stimolare le cellule immunitarie a intensificare l’infiammazione e aumentare la produzione di sebo, fattori noti per aggravare l’acne.

Alcuni esperimenti su cellule in laboratorio hanno mostrato che i raggi UVB possono uccidere il batterio responsabile dell’acne, il Propionibacterium acnes. Tuttavia, questi risultati non sono mai stati confermati negli studi clinici sugli esseri umani, e ogni beneficio si è rivelato minimo, insufficiente per giustificare un uso terapeutico. Inoltre, molti studi non hanno misurato con precisione la quantità di raggi UV a cui i soggetti erano esposti, rendendo i risultati poco affidabili.

La fototerapia: una strada diversa

Esiste una pratica medica chiamata fototerapia, che prevede l’esposizione controllata della pelle alla luce solare o a radiazioni UV in ambiente clinico. Questo trattamento viene usato principalmente per malattie come la psoriasi o l’eczema, soprattutto quando altri farmaci non sono efficaci o tollerati.

La fototerapia può ridurre l’infiammazione e modulare la risposta immunitaria cutanea, aiutando a gestire queste condizioni. Tuttavia, è importante sottolineare che si tratta di un trattamento supervisionato, in cui le dosi di radiazioni sono calibrate con precisione e si effettuano controlli per evitare ustioni o danni.

Conclusione

Affidarsi al sole o alle cabine abbronzanti per combattere l’acne è una scelta pericolosa e priva di basi scientifiche solide. I danni a lungo termine alla pelle e il rischio di tumori cutanei sono troppo elevati per giustificare questo metodo. Se si desidera trattare l’acne in modo efficace e sicuro, la strada migliore resta quella della consulenza dermatologica e dei trattamenti medici approvati.

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