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Nato sotto pressione: “La Russia può attaccare l’Europa”

Allarme dagli Stati Uniti al vertice Nato: serve più spesa militare, l’Italia resta indietro

Nato sotto pressione: “La Russia può attaccare l’Europa”

Il messaggio lanciato dagli Stati Uniti scuote la Nato: “La Russia è tornata a essere una minaccia diretta per l’Europa”. A dirlo è l’ambasciatore americano Matthew Whitaker, intervenuto al vertice dei ministri della Difesa dell’Alleanza a Bruxelles. “Dobbiamo prepararci al peggio”, ha detto senza mezzi termini, spiegando che Mosca sta rafforzando le proprie forze militari e potrebbe colpire di nuovo.

Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha rincarato la dose: “Se Putin ci attacca, la nostra risposta sarà devastante. Ma dobbiamo investire di più”. Nel mirino ci sono Paesi considerati vulnerabili, come Estonia, Lettonia, Lituania e Moldavia. Per gli Stati Uniti, la priorità è rafforzare la difesa aerea e terrestre, e aumentare la spesa militare al 5% del Pil.

Ma non tutti sono pronti a fare questo salto. L’Italia oggi spende solo l’1,3% del Pil per la difesa. Anche la Germania prende tempo. “Il 5% è irrealistico”, ha detto il ministro Pistorius. Il dibattito si sposterà al vertice Nato di fine giugno, nei Paesi Bassi, dove si discuteranno nuovi impegni comuni e possibili deroghe.

Il messaggio politico è chiaro: l’Europa non è più al sicuro. La deterrenza torna centrale. La guerra in Ucraina ha mostrato che Mosca non intende fermarsi. Anche Trump, tornato alla Casa Bianca, sembra aver cambiato tono: senza una Nato più forte, lo scenario di un attacco nei Paesi baltici non è più solo un’ipotesi.

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