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Tecnologia del futuro
05 Giugno 2025 - 16:45
Nel mondo del vino, l’aria può essere il peggior nemico. Una volta aperta la bottiglia, il processo di ossidazione inizia inesorabilmente a compromettere profumo, colore e gusto. Ma da oggi, la battaglia contro questo deterioramento trova un alleato tecnologico: si chiama Kabuto, ed è un innovativo sistema di chiusura sottovuoto che promette di prolungare la vita del vino aperto senza comprometterne le qualità.
Progettato dalla startup italiana B!POD, già attiva nel settore della conservazione alimentare, Kabuto si presenta come un tappo smart che consente di estrarre fino al 95% dell’aria presente nella bottiglia. L’operazione è semplice e rapida: basta posizionare il tappo sul cercine del collo e attivare il dispositivo Dro!d, un apparecchio che crea il vuoto calibrando la pressione in base al tipo di vino.
Il risultato? Una barriera invisibile che rallenta sensibilmente l’ossidazione, mantenendo intatte le proprietà organolettiche fino a una settimana. Bouquet, acidità, struttura e colore resistono più a lungo, permettendo un consumo graduale del vino aperto, anche nel tempo.
Kabuto non è solo un gadget per sommelier: è pensato per essere accessibile a chiunque, grazie a un design intuitivo e a un’interfaccia meccanica che non richiede app né connessioni. Il sistema è stato progettato e realizzato in Italia, con materiali sicuri per l’uso alimentare e a basso impatto ambientale.
Il tappo lavora in sinergia con Dro!d, che può operare su due livelli di vuoto:
Vuoto medio (150 mbar): indicato per rossi corposi come Cabernet Sauvignon o Syrah, da consumare entro 2-7 giorni.
Vuoto spinto (50 mbar): perfetto per bianchi delicati o rossi eleganti come Pinot Nero, Nebbiolo o Riesling, con una conservazione che può superare anche i 7 giorni.
I test condotti da B!POD mostrano che Kabuto riduce gli sprechi sia nelle case che nei locali. Meno vino buttato significa più libertà nel consumo e maggior efficienza nella gestione delle bottiglie da parte di ristoratori, enoteche e wine bar. In un’epoca attenta alla sostenibilità, ogni bicchiere salvato diventa un piccolo gesto responsabile.
Il nome Kabuto non è casuale: richiama l’elmo tradizionale dei samurai giapponesi, e simboleggia la protezione che il tappo offre al vino. Il design compatto, realizzato in policarbonato, silicone e polifenilsulfone, unisce ergonomia e stile, rendendo il prodotto riconoscibile e facile da utilizzare.
Con Kabuto, la conservazione del vino aperto cambia volto. Non si tratta più solo di tappare una bottiglia, ma di prolungarne la vita, mantenendo intatto ciò che rende ogni etichetta unica. È un esempio concreto di food tech, in grado di unire tradizione enologica e innovazione.
Il prodotto è disponibile nello Starter Pack da 330 euro, che include il Dro!d e quattro tappi. I tappi aggiuntivi si possono acquistare a parte, in confezioni da due pezzi, al prezzo di 40 euro.
Un piccolo investimento per chi crede che ogni bicchiere meriti il tempo giusto per essere gustato.
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