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Test su zuccheri e grassi

Creme spalmabili sotto la lente: Nutella è la più zuccherata, vince una vegana

Un test svizzero rivela criticità nutrizionali e contaminanti in 10 creme al cacao e nocciole. Bocciate Nutella e Lidl, premiata solo Bionella Vegana.

Creme spalmabili sotto la lente: Nutella è la più zuccherata, vince una vegana

Un’indagine svizzera ha analizzato dieci creme al cacao e nocciole, scoprendo che molte sono piene di zuccheri e grassi. Tra i prodotti sotto esame: Nutella, Lindt e Choco Nussa (Lidl). Solo una crema ha superato il test a pieni voti – ed è vegana.

Tanti zuccheri, tanti grassi: il verdetto

L’analisi è stata condotta da K-Tipp, rivista svizzera per i consumatori, e ha rivelato che la maggior parte delle creme spalmabili è composta per l’80-90% da zuccheri e grassi.

Nutella è risultata la peggiore per contenuto di zucchero: oltre il 50% della sua formula è zucchero puro. Una porzione da 30 g equivale a circa 4 zollette di zucchero. Non molto meglio la Choco Nussa di Lidl, che ha valori simili ma è stata penalizzata per altri aspetti della composizione.

La migliore? È vegana

L’unico prodotto promosso con il massimo punteggio è Bionella Vegana. Ha sì un alto contenuto di grassi (45%), ma nessuna traccia di residui nocivi come Mosh e Posh, oli minerali pericolosi che si possono accumulare nel corpo.

Questi residui possono arrivare nel prodotto durante la lavorazione, il trasporto o attraverso i macchinari. Non a caso, chi cerca un’alternativa più salutare può optare per prodotti più naturali o preparare una crema fatta in casa (qui la ricetta).

Olio di palma: il problema ambientale

Molte creme spalmabili usano ancora olio di palma, economico e perfetto per dare la giusta consistenza. Ma il suo impatto ambientale è altissimo: deforestazione, perdita di biodiversità e habitat a rischio.

Alcune aziende hanno optato per oli alternativi, come olio di colza, che contiene anche omega-3. Tuttavia, anche questa coltivazione ha delle controindicazioni: richiede più terreno e impiega pesticidi pericolosi per le api. Insomma, nessuna soluzione è priva di compromessi.

Come è stato condotto il test

Il laboratorio tedesco incaricato ha esaminato le creme su vari aspetti:

  • Valori nutrizionali: soprattutto zuccheri e grassi.

  • Contaminanti tossici: come 3-MCPD e glicidolo, quest’ultimo considerato cancerogeno.

  • Residui di oli minerali: Mosh e Posh sono stati rilevati in alcuni prodotti, mentre Moah era assente.

  • Micotossine: cercata anche l’ocratossina A (potenzialmente cancerogena), fortunatamente non presente.

Cosa ci insegna questo test

Queste creme piacciono a grandi e piccoli, ma non sono così innocue come sembrano. La ricerca evidenzia problemi nutrizionali e ambientali da non sottovalutare. Leggere l’etichetta e informarsi è il primo passo per scegliere con consapevolezza.

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