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Nuove frontiere in Italia

“Mangiamo mezzo chilo di insetti all’anno senza saperlo”: la sorprendente rivelazione di Alessandro Borghese

Lo chef racconta il futuro della cucina italiana: insetti come ingrediente chiave e la passione che guida ogni piatto.

“Mangiamo mezzo chilo di insetti all’anno senza saperlo”: la sorprendente rivelazione di Alessandro Borghese

Durante il panel intitolato “La cucina è un palcoscenico: 4Ristoranti per scoprire l’Italia”, parte degli Sky Inclusion Days tenutisi al Teatro Dal Verme di Milano, Alessandro Borghese ha condiviso la sua visione sulla cucina italiana e il suo futuro.

Il celebre chef ha espresso una posizione chiara: “Non sono molto favorevole alla carne coltivata in laboratorio, ma credo molto nel valore degli insetti in cucina. Questi ultimi rappresentano una risorsa culturale importante, dato che in molte tradizioni gastronomiche nel mondo sono già parte integrante dell’alimentazione.”

In molti ignorano che, inconsapevolmente, ogni persona consuma all’incirca mezzo chilo di insetti ogni anno. “Durante la lavorazione di prodotti come caffè, cacao, pasta e riso, inevitabilmente qualche insetto si ritrova nel prodotto finale. È un fatto naturale, un po’ come i motociclisti che in estate viaggiano a bocca aperta con il casco.”

Durante il suo intervento, Borghese ha anche rivolto un consiglio a chi aspira a intraprendere la sua carriera: “La cucina è fatta di passione, ma anche di grande fatica. Non esistono scorciatoie o trucchi tecnologici: non si può fare una carbonara con ChatGPT o altri strumenti digitali.”

Lo chef ha poi raccontato un curioso aspetto della cultura alimentare italiana: “Siamo probabilmente l’unico paese al mondo in cui, dopo un pranzo abbondante, ci si chiede già cosa mangiare per cena.”

Con oltre 100.000 chilometri percorsi in Italia e all’estero, e più di 480 ristoranti visitati nel suo programma “Alessandro Borghese 4Ristoranti”, ha tracciato un bilancio positivo sulla cucina nazionale. “La varietà regionale che possediamo è forse la più ricca al mondo, seconda solo a quella cinese. Abbiamo un patrimonio gastronomico davvero rilevante. Il nostro format televisivo ha un’empatia speciale con il pubblico e continua a crescere. Oggi sono i ristoranti stessi a contattarci per partecipare, dopo un’attenta selezione con casting e sopralluoghi.”.

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