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Non era acqua: l'AI rivela la vera natura delle strisce scure su Marte

La ricerca con intelligenza artificiale smonta la teoria dell’acqua su Marte, suggerendo nuove direzioni per le esplorazioni future

L'AI rivela la vera natura delle strisce scure presenti su Marte: non era acqua

Le misteriose strisce scure su Marte (foto: NASA)

Le enigmatiche strisce scure che attraversano le scogliere e i crateri di Marte, osservate per la prima volta dalla NASA nel 1976, sono da sempre state considerate segnali di acqua salata che scivola sulla superficie del pianeta rosso. Tuttavia, un nuovo studio basato sull’intelligenza artificiale (AI) suggerisce che queste formazioni non siano il risultato dell’acqua, ma piuttosto della polvere e del vento.

Le recurring slope lineae (RSL) sono strisce scure che si estendono su Marte, principalmente durante i periodi più caldi. In passato, gli scienziati avevano teorizzato che potessero essere causate dal flusso di acqua salata che emergeva a causa di sbalzi di temperatura stagionali, liberando ghiaccio o acquiferi sotterranei. Se fosse stato vero, queste zone sarebbero state ideali per le missioni marziane alla ricerca di segni di vita antica.

Tuttavia, un team di ricercatori ha messo in discussione questa teoria, utilizzando un algoritmo di machine learning per analizzare oltre 86.000 immagini satellitari della superficie marziana. Questo ha portato alla creazione di una mappa globale che ha identificato 500.000 strisce e ha messo in evidenza la correlazione tra la loro formazione e alte velocità del vento e deposito di polvere, suggerendo che siano il risultato del movimento di polvere fine, spinta dal ventoAdomas Valantinas, uno degli autori dello studio, ha dichiarato: “Questo approccio basato su grandi quantità di dati ci permette di escludere alcune ipotesi dallo spazio prima di inviare le missioni a esplorare”. Il cambiamento di rotta potrebbe influenzare le future missioni marziane, indirizzando le esplorazioni verso altre aree per cercare segni di vita o acqua.

Anche altre scoperte avevano puntato a tracce di acqua, ma l’analisi dei dati ora suggerisce che la superficie di Marte sia dominata da fenomeni di erosione causati da polvere e vento, e non da flussi d’acqua. Questo potrebbe ridimensionare le aspettative sulla presenza di acqua liquida su Marte.

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