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Undici abitanti e la passione per i manga: ecco la storia dell'isola giapponese

Un'isola quasi deserta rinasce grazie ai manga. La scuola per fumettisti attira l’attenzione mondiale

Undici abitanti e la passione per i manga: ecco la storia dell'isola giapponese

Scuola di manga sull'isola

Nel cuore del Mare Interno di Seto, in Giappone, si nasconde una minuscola isola di appena 1,34 km² e undici residenti. Si chiama Takaikamishima, e da qualche settimana è diventata un inaspettato punto d’interesse nel mondo del fumetto. Merito di un progetto visionario che ha trasformato case abbandonate in gallerie d’arte manga e un vecchio edificio scolastico in una scuola per aspiranti mangaka.

L’idea è nata nel 2016 da Sadamu Kimura e Osamu Hasebe, due amici settantenni decisi a salvare l’isola dallo spopolamento. La svolta è arrivata coinvolgendo il celebre mangaka Takatoshi Yamada, autore di Dr. Koto Shinryoujo, che ha donato un'illustrazione per il primo murale. A quel gesto ne sono seguiti molti altri, con oltre trenta disegnatori che hanno decorato gli edifici dell’isola.

Da questo slancio è nata la scuola per futuri mangaka, inaugurata il 27 aprile con nomi illustri come Shinbo Nomura, Yuichi Oshiyama e Tomoko Tsukamoto. Le lezioni si tengono tra maggio e luglio, in sessioni mensili, e insegnano ai partecipanti a creare personaggi, macchinari e storie originali.

Oggi l’iniziativa è sostenuta anche da nuovi residenti come Masanori Baba, che ha scelto Takaikamishima per iniziare una nuova vita con la propria famiglia e ora guida l’associazione degli abitanti. Accanto a lui, il gruppo “Nataore no Ki” fornisce supporto alla scuola e gestisce attività ricettive per chi visita l’isola.

Da villaggio dimenticato a laboratorio di creatività, Takaikamishima si propone ora come rifugio per artisti e appassionati.

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