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Kim Novak riceverà il Leone d'Oro alla carriera al Festival del Cinema di Venezia 2025

Una stella ribelle premiata per una carriera d'impegno sociale e indipendenza

Kim Novak riceverà il Leone d'Oro alla carriera al Festival del Cinema di Venezia 2025

È stata la stella di Alfred Hitchcock ne La donna che visse due volte e aveva deciso di ritirarsi nel 1980 ma su richiesta di Alberto Barbera, direttore artistico della Mostra del Cinema di Venezia, Kim Novak riceverà il Leone d'Oro alla Carriera nel prossimo Festival di Venezia 2025, prevista dal 27 agosto al 6 settembre 2025.

Alla notizia, Novak ha espresso la sua sorpresa: "Sono molto, molto colpita di ricevere il prestigioso premio del Leone d’Oro da un festival cinematografico tanto rispettato. Essere riconosciuta per l’insieme del mio lavoro in questo momento della mia vita è un sogno che si avvera. Conserverò nella memoria ogni momento trascorso a Venezia. Riempirà il mio cuore di gioia".

Kim Novak è considerata come l'ultima delle grandi stelle del cinema dell'epoca d'oro prima della New Hollywood ma la sua bellezza e il suo talento non sono stati l'unici fattori che verranno premiati: Novak infatti è stata la prima donna ad avviare una propria società di produzione nel 1958, rifiutando categoricamente di essere la "marionetta" di Harry Cohn alla Columbia. Oltre a La donna che visse due volte, altri titoli che hanno affermato il suo talento sono Picnic,L'uomo dal braccio d'oro,Pal Joey,La donna che visse due volte Una strega in paradiso. 

Ma Kim non aveva scelto di diventare un'attrice, aveva accettato un lavoro estivo viaggiando di città in città lavorando come modella e alla fine del viaggio a Hollywood ottenne un ruolo da modella nel film La linea francese (1953), con Jane Russell, dove venne notata da un talent scout che le offrì un contratto con la Columbia Pictures. Recitò in Criminale di turno (1954) e 5 contro il casinò (1955) e il capo della Columbia Harry Cohn, uomo dal temperamento duro, voleva renderla una rivale per la sua stella ribelle, Rita Hayworth, la quale però, non volevo sottostare alle ambizioni e pregiudizi di Cohn, divenne amica di Novak. 

Anche dopo essersi ritirata nel 1980, Novak non solo si prese cura del suo ranch di cavalli, ma continuando anche con la sua arte, esponendole nel prestigioso Butler Museum of American Art a Youngstown, Ohio, alla San Francisco Historical Society e al Museo Nazionale di Praga. Il Butler Museum ha anche pubblicato un libro sulla sua vita nel 2020. Una vita che è stata segnata anche dalla diagnosi di bipolarità e dalla morte del marito, Robert Malloy sempre nel 2020, ma che non ha mai visto la sua arte e la sua scrittura di poesie fermarsi. 

E quest'anno, riceverà il prestigioso Leone d'Oro alla Carriera, per il suo contributo nel cinema, il suo impegno sociale che l'ha vista come una donna libera da ogni vincolo dell'epoca, un'artista che ha perseverato nonostante tutto e nelle parole di Alberto Barbera, "una ribelle nel cuore del sistema, che ha illuminato i sogni della cinefilia.”

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