Cerca

sostenibilità

Essere vegani mette davvero a rischio l'ecosistema?

Come la scelta del veganesimo impatta sull'ambiente

Come la scelta del veganesimo impatta sull'ambiente

La soia, versatile legume ad alto contenuto proteico, è al centro di un acceso dibattito ambientale. Sebbene sia una risorsa alimentare preziosa, la sua produzione intensiva è tra le principali cause di deforestazione nelle aree tropicali. Ma attenzione: la maggior parte della soia coltivata, circa il 75% del raccolto mondiale, non finisce nei piatti vegani o vegetariani, bensì come mangime per gli allevamenti intensivi di animali come polli, maiali e bovini.

La coltivazione intensiva della soia ha conseguenze devastanti. Tra il 1990 e il 2020, si stima che 420 milioni di ettari di foreste siano stati convertiti ad uso agricolo, con soia e olio di palma responsabili di oltre due terzi di questa distruzione. Il 97% della deforestazione legata alla soia si concentra in Sud America, specialmente in Brasile (Amazzonia e Cerrado), Argentina, Bolivia e Paraguay. In Italia la stragrande maggioranza della soia importata o prodotta nel nostro Paese non è destinata al consumo umano diretto, ma alimenta l'industria dell'allevamento. Solo nel 2019, l'Italia ha prodotto 14,7 milioni di tonnellate di mangimi, volumi che sono stati assorbiti principalmente dagli allevamenti intensivi. Secondo l'Istat, nel 2020 l'industria della carne ha nutrito con soia ben 573,845 milioni di polli e galline ovaiole e 29,431 milioni di tacchini. L'anno successivo, nel 2021, la soia ha contribuito all'alimentazione di 5,904 milioni di suini e 1,496 milioni di bovini.

Si può quindi sfatare un luogo comune: il consumo di soia nelle diete vegane o vegetariane non è il fulcro del problema ambientale. La realtà è che la quota di soia destinata all'alimentazione umana diretta è minima. Per dare un'idea, un cittadino europeo consuma circa 60,6 kg di soia all'anno, ma di questi, oltre il 90% (circa 55 kg) lo si trova in carne, pesce e derivati animali. Il consumo diretto di soia, tramite prodotti come tofu, tempeh o bevande vegetali, ammonta invece ad appena 3,5 kg a persona all'anno.

Questo significa che l'impatto ambientale di una scelta consapevole verso alimenti a base di soia è trascurabile se confrontato con le enormi quantità utilizzate negli allevamenti intensivi. Al contrario, promuovere diete più ricche di vegetali, riducendo la domanda di carne, può contribuire in modo significativo a mitigare l'impatto della produzione di soia e la conseguente deforestazione.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.