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L’immortalità è possibile? Le sfide tecnologiche e le ambizioni di Bryan Johnson

Al "Super Human Summit" di Stoccolma, tecnologie avanzate e miliardari puntano a prolungare la vita, ma la scienza è scettica

L’immortalità è possibile? Le sfide tecnologiche e le ambizioni di Bryan Johnson

Nel cuore del Super Human Summit di Stoccolma, le tecnologie per la longevità sono state le protagoniste assolute, con aziende tecnologiche di tutto il mondo che hanno messo in mostra scanner corporei, esami del sangue per analizzare le cellule staminali e dispositivi che attraverso gli occhi cercano di prevedere malattie future. Un evento che ha suscitato non poco interesse, mettendo in evidenza i progressi fatti nella scienza del prolungamento della vita.

Tra gli ospiti d'eccezione, c'è Bryan Johnson, il miliardario americano che ha dedicato tutta la sua fortuna a una missione ambiziosa: l’immortalità. Nonostante le critiche da parte della comunità scientifica, Johnson continua il suo cammino verso il “ringiovanimento”, dichiarando di avere un cuore di 30 anni e un sistema cardiovascolare di 18 anni, nonostante i suoi 47 anni cronologici. “La mia fertilità è quella di un 20enne”, afferma con orgoglio.

Per raggiungere l’ambizioso obiettivo di fermare o addirittura invertire l’invecchiamento, Johnson ha intrapreso un percorso personale estremamente rigoroso. Oltre a uno stile di vita da asceta, ha sperimentato su se stesso una serie di procedure avanzate, tra cui terapie genetiche che modificano il DNA per rallentare l’invecchiamento. Ogni anno, per la sua salute e i suoi esperimenti, spende ben 2 milioni di dollari. Un investimento che solleva interrogativi, ma che per lui rappresenta il costo di un obiettivo che considera fondamentale per il futuro dell’umanità.

Mentre Johnson e altri pionieri della longevità continuano a spingere i limiti della biotecnologia, la comunità scientifica rimane molto scettica. La modifica del DNA e altre pratiche rischiose sono ancora oggetto di forti discussioni. Se da un lato la tecnologia ha fatto enormi passi avanti, dall’altro la longevità eterna è ancora un sogno lontano, che richiede un grande equilibrio tra innovazione e precauzione. La domanda, quindi, non è solo se sarà possibile vivere per sempre, ma a quale prezzo e con quali rischi etici e biologici.

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