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11 Giugno 2025 - 11:45
C’è chi si iscrive a uno studio clinico per altruismo, chi per curiosità… e chi lo fa per il vino gratis. È successo in Spagna, dove l’Università di Navarra ha lanciato un ambizioso progetto di ricerca sul consumo moderato di alcol. L’obiettivo? Arruolare 10.000 adulti disposti a bere vino quotidianamente per quattro anni. Risultato: posti esauriti in tempi record.
Il progetto, chiamato UNATI (University of Navarra Alumni Trialist Initiative) e sostenuto economicamente dal Consiglio Europeo per la Ricerca, punta a chiarire gli effetti a lungo termine dell’assunzione regolare ma moderata di alcol, in particolare di vino rosso, sul corpo umano.
Il fascino di partecipare a un esperimento scientifico si è trasformato in entusiasmo collettivo non appena si è saputo che i partecipanti avrebbero ricevuto vino gratuitamente per tutta la durata del test. Nei primi momenti della campagna, ben 6.500 persone si sono offerte senza esitazione. Del resto, chi direbbe di no a quattro anni di bottiglie gratis?
Ma l’offerta aveva delle clausole importanti. Non tutti i partecipanti, infatti, potranno godere del vino: una parte sarà assegnata al gruppo di controllo, tenuto a evitare completamente il consumo di alcol per l’intera durata dello studio. Gli altri dovranno seguire uno schema di assunzione rigoroso: massimo sette unità alcoliche settimanali per le donne, fino a quattordici per gli uomini.
L’obiettivo dello studio è verificare se il consumo moderato e controllato di vino possa avere benefici sul cuore e sull’organismo in generale. Per questo, ogni partecipante sarà seguito da un team medico e di nutrizionisti, così da garantire che l’esperienza non diventi un pretesto per abusare dell’alcol. I ricercatori vogliono evitare che il fascino del vino gratuito trasformi l’indagine in un incentivo al consumo eccessivo.
Il quesito che anima lo studio – “fa bene o fa male bere un bicchiere al giorno?” – continua a dividere scienza e opinione pubblica. Intanto, l’esperimento dell’Università di Navarra entra nella fase operativa, con migliaia di volontari pronti a sollevare il calice… in nome della ricerca.
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