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Il rito mattutino
11 Giugno 2025 - 12:40
Il mercato del beauty non conosce rallentamenti. Secondo NielsenIQ, nel 2024 il settore ha toccato un valore globale di 1.092 miliardi di dollari, con l’Italia che si distingue per una spesa pari al 2% del totale mondiale. Gli italiani sono quarti in Europa per spesa pro-capite annua, e il trend è in continua ascesa. A trainare questa crescita sono soprattutto le mode lanciate dai social, dove fenomeni come il “morning shed” conquistano milioni di visualizzazioni.
Questa routine notturna nasce da un’idea tanto ironica quanto accattivante: andare a dormire con il viso coperto da maschere, patch, cerotti e accessori, per poi svegliarsi al mattino con una pelle trasformata. La pratica prevede un mix variabile di prodotti: cerotti antirughe, patch occhi, maschere viso, fasce per il mento, bigodini, cuffie in seta per i capelli e persino calzini per ottenere onde perfette. I video virali mostrano il “disvelamento” mattutino come un momento catartico, spesso accompagnato da reazioni entusiaste davanti allo specchio.
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Ma funziona davvero? Gli esperti invitano alla cautela. Molti prodotti non sono progettati per restare sulla pelle tutta la notte e un'esposizione prolungata può provocare irritazioni e secchezza. Inoltre, sovrapporre troppi trattamenti può occludere i pori e soffocare la pelle. Il rischio è che l’effetto visivo immediato, favorito da idratazione superficiale o compressione temporanea, venga scambiato per reale miglioramento cutaneo.
La fascinazione estetica del “morning shed”, alimentata da influencer e algoritmi, è innegabile. Ma dermatologi e professionisti ricordano: la semplicità resta spesso la via migliore. Una beauty routine efficace non deve essere complicata né spettacolare, ma calibrata sulla reale esigenza della pelle. Perché, anche nel beauty, non tutto ciò che è virale è davvero salutare.
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