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Gossip & spettacolo
12 Giugno 2025 - 09:55
Ornella Vanoni ha ricevuto ieri uno dei più alti riconoscimenti accademici: la laurea magistrale honoris causa in Musica, Culture, Media, Performance, conferita dall’Università degli Studi di Milano. L'artista, vestita con toga e tocco accademico, è stata accolta da un caloroso applauso nell’Aula Magna dell’ateneo, dove la cerimonia si è svolta alla presenza della rettrice Marina Brambilla, prima donna alla guida dell’istituzione.
“È una grande gioia per me riceverla proprio da una donna – ha detto Vanoni –. Anche se sono ancora poche, le rettrici iniziano ad esserci. È un bel segnale”. Le sue parole, pronunciate con la consueta ironia, hanno conquistato il pubblico.
Per la prima volta nella storia dell’ateneo, un’artista donna riceve questa prestigiosa laurea ad honorem. Le motivazioni ufficiali parlano chiaro: la cantante è stata celebrata per il suo ruolo innovativo nella scena musicale e teatrale, per aver saputo fondere voce e interpretazione scenica in modo originale, portando la canzone d’autore milanese (e italiana) oltre i confini nazionali.
In platea, tra studenti e appassionati, erano presenti anche noti personaggi pubblici: dalla senatrice Liliana Segre a Luciana Littizzetto, passando per Mario Lavezzi, Marco Travaglio e Fabio Fazio.
Sul palco, Ornella non ha perso occasione per scherzare con il pubblico: “Io non ho mai studiato, sono una cialtrona”. Ma si è anche lasciata andare a momenti più emotivi: “Se i miei genitori potessero vedere tutto questo, ne sarebbero immensamente orgogliosi”.
Nel suo intervento, ha ripercorso alcune tappe della sua carriera, dalla passione per il teatro alla scoperta della musica, che ancora oggi definisce “la cosa più importante”. “Il teatro mi ha formato, ma io volevo solo cantare”, ha raccontato. Tra i ricordi, anche quello dell’incontro con Gino Paoli, che scrisse per lei Senza fine: “Era un ragazzotto bruttino che suonava così così… ma quella canzone ha cambiato tutto”.
Vanoni ha tentato di ricordare alcune canzoni del suo vasto repertorio, come Argilla del 1997, ma ha ammesso divertita qualche vuoto di memoria: “Dov’è Emilio Sala? Ne sa più lui della mia vita di quanto ne sappia io!”, ha detto ridendo, in riferimento al docente di musicologia che ha aperto la cerimonia con un’introduzione ricca di aneddoti.
Tra i più affezionati sostenitori dell’artista, Fabio Fazio ha voluto omaggiarla con parole sentite: “Ornella è un dono, per la sua intelligenza, per l’ironia, per la leggerezza che solo i grandi sanno avere”. Il conduttore ha raccontato come nacque il sodalizio che li ha visti condividere il palco di Che tempo che fa: “Dopo la sua prima apparizione, mi è stato subito chiaro che avevo davanti la persona più giovane – nello spirito – che avessi mai conosciuto. Da lì, siamo diventati inseparabili”.
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