l'editoriale
Cerca
Scienza e Spazio
14 Giugno 2025 - 14:00
Il Sole (Fonte sdo.gsfc.nasa.gov)
Una tempesta solare di intensità moderata ha colpito la Terra con alcune ore di anticipo rispetto alle previsioni. L'evento, classificato come tempesta geomagnetica di classe G2, è stato rilevato nella notte tra il 12 e il 13 giugno, sorprendendo anche gli esperti del Centro meteorologico spaziale della NOAA (Swpc), che avevano annunciato un fenomeno simile per sabato 14 giugno.
Il fenomeno ha origine da un buco coronale – un'area più fredda e meno densa nella corona solare – che ha permesso la fuoriuscita di un vento solare ad alta velocità. Queste regioni del Sole, costantemente monitorate dagli scienziati, sono note per scatenare alcune delle tempeste geomagnetiche più forti mai registrate. Secondo gli astronomi, l’impatto sull’atmosfera terrestre potrebbe produrre disturbi moderati alle telecomunicazioni, alle reti elettriche e ai sistemi di navigazione satellitare, ma anche affascinanti aurore boreali visibili in aree insolite. In particolare, tra il 13 e il 14 giugno si prevede che le aurore possano essere osservate in alcune regioni della Germania, del Canada, della Nuova Zelanda, degli Stati Uniti settentrionali e del Cile meridionale.
Le tempeste solari si verificano quando le particelle cariche provenienti dal vento solare interagiscono con il campo magnetico terrestre. Queste interazioni possono generare aurore spettacolari, ma anche interferenze elettromagnetiche, blackout temporanei delle trasmissioni radio e guasti a satelliti o reti elettriche. Nei casi più gravi, le tempeste solari possono avere un impatto significativo sulle infrastrutture tecnologiche globali.
L’evento attuale si inserisce nel contesto del massimo del 25esimo ciclo solare, iniziato a dicembre 2019. Un ciclo che, secondo gli scienziati, sta mostrando una attività superiore alle previsioni: aumentano le macchie solari, le eruzioni di massa coronale e la frequenza di tempeste geomagnetiche. Dal 2019, il NOAA ha registrato almeno sei tempeste di forte intensità, inclusa quella di categoria G5 del maggio 2024, la più potente dal 2003. Gli esperti ritengono che fenomeni simili potranno ripetersi fino al 2030, anno in cui si prevede la fine dell’attuale ciclo solare.
Nonostante gli eventi recenti abbiano generato preoccupazioni, le supertempeste solari restano eventi rari. Il caso più noto è l’evento di Carrington del 1859, la più potente tempesta solare mai registrata, che interruppe per 14 ore la rete telegrafica di Europa e Stati Uniti e produsse aurore boreali persino a latitudini estreme, come Cuba e Messico.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..