Cerca

Donatori di sangue

È la Giornata del Donatore: l’Italia torna a donare, ma il futuro preoccupa

Nel 2024 superate le 2 milioni di donazioni, ma l’invecchiamento della popolazione e il calo dei giovani mettono in allerta il sistema sanitario

È la Giornata del Donatore: l’Italia torna a donare, ma il futuro preoccupa

Oggi, 14 giugno, si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, istituita nel 2004 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per ricordare l'importanza di un gesto semplice ma vitale.

In Italia, il 2024 segna un ritorno ai livelli pre-pandemia: secondo i dati AVIS, sono state 2.014.044 le donazioni effettuate nel corso dell’anno. Un segnale incoraggiante, che però si accompagna a un allarme più silenzioso ma concreto.

Il problema è demografico: con l’invecchiamento progressivo della popolazione, diminuisce il numero dei potenziali donatori e, allo stesso tempo, aumenta la domanda di sangue e derivati. Una dinamica che potrebbe mettere in difficoltà il Servizio sanitario nazionale nei prossimi anni.

A pesare è anche il disinteresse dei più giovani. Un’indagine realizzata nel 2023 da AVIS e Laboratorio Adolescenza, su un campione di 5.600 ragazzi, ha rilevato che solo il 38% ha intenzione di donare una volta maggiorenne. Dieci punti percentuali in meno rispetto a due anni prima.

Un messaggio chiaro, proprio nel giorno a lui dedicato: donare salva vite. Ma per continuare a farlo, serve il contributo di tutti. Anche dei più giovani.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.