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Celebrità
15 Giugno 2025 - 08:10
Nata il 25 aprile 1917 a Newport News, in Virginia, Ella Jane Fitzgerald è stata una delle più grandi cantanti della storia del jazz – e forse, della musica tutta. Soprannominata "First Lady of Song", "Lady Ella" o "Queen of Jazz", la sua voce ha attraversato decenni di cambiamenti culturali, affermandosi come simbolo di tecnica vocale impeccabile, purezza di timbro e swing irresistibile.
Cresciuta in condizioni di grande povertà e orfana da giovanissima, visse momenti di estrema difficoltà. Tuttavia, il suo talento emerse presto: vinse un concorso amatoriale all’Apollo Theater di Harlem nel 1934 e da lì iniziò la sua ascesa straordinaria.
Ella Fitzgerald iniziò la sua carriera con la Chick Webb Orchestra, diventandone la voce principale. Il suo primo grande successo fu A-Tisket, A-Tasket (1938), che la rese una celebrità a livello nazionale.
Negli anni ’40 e ’50, sotto l’etichetta Verve Records fondata appositamente per lei da Norman Granz, registrò gli iconici "Songbook Albums" dedicati ai grandi compositori americani: Cole Porter, Duke Ellington, George Gershwin, Irving Berlin, e altri. Questi dischi non solo le valsero numerosi Grammy Awards, ma ridefinirono la musica popolare americana.
Collaborò con mostri sacri come Louis Armstrong, Duke Ellington, Count Basie e Frank Sinatra, dimostrando una capacità di improvvisazione, swing e scat singing che influenzò generazioni intere di cantanti.
Tra i suoi brani più celebri:
Ella Fitzgerald è amata ancora oggi per molte ragioni:
Voce unica: limpida, calda, controllata su più ottave.
Tecnica perfetta: riusciva a cantare note altissime con precisione e grazia, ed era una maestra dell'improvvisazione.
Eleganza e umiltà: nonostante il successo, rimase sempre riservata, educata e rispettosa della musica.
Pioniera afroamericana: in un’epoca di segregazione razziale, conquistò il pubblico bianco e nero, sfidando pregiudizi e aprendo la strada ad altre artiste nere.
Il suo stile è oggi studiato nei conservatori, i suoi album sono ristampati in tutto il mondo, e molte giovani cantanti jazz — da Diana Krall a Norah Jones — la citano come ispirazione fondamentale.
Negli anni ’80 e ’90 la salute di Ella iniziò a peggiorare a causa di complicazioni legate al diabete. La malattia la costrinse all’amputazione di entrambe le gambe sotto il ginocchio nel 1993. Nonostante ciò, continuò ad apparire in pubblico con grande dignità.
Morì il 15 giugno 1996, a 79 anni, nella sua casa di Beverly Hills, accompagnata dal figlio adottivo Ray Brown Jr. e da tutto l’amore del mondo della musica.
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