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il pasto più importante della giornata
16 Giugno 2025 - 12:35
La sveglia suona, il mondo chiama: inizia una nuova giornata. C’è chi si alza con energia da maratoneta e chi invece rimpiange il cuscino per almeno un’ora. Qualunque sia il ritmo del risveglio, una cosa accomuna quasi tutti: la colazione.
Quel primo gesto ripetuto ogni mattina non è solo nutrimento. È un rito personale, una dichiarazione d’intenti, un piccolo specchio di identità. Silenziosa o rumorosa, lenta o frenetica, la colazione racconta chi siamo, molto più di quanto immaginiamo.
Non si tratta solo di calorie o abitudini alimentari. Il modo in cui iniziamo la giornata, e soprattutto cosa scegliamo di mettere nel piatto (o nella tazza), è una sorta di autobiografia quotidiana.
Per alcuni, il risveglio profuma di patria: cappuccino e cornetto, senza eccezioni. Anche all’estero, anche se il croissant è surgelato, anche se il caffè non è “come quello della moka”. L’importante è mantenere viva la tradizione, perché dentro quel gesto c’è casa, cultura e un pizzico d’orgoglio.
Il caffè, naturalmente, è d’obbligo. Che arrivi da una moka o da una macchina automatica poco importa, purché sia caldo, forte e familiare. È l’ambrosia mattutina dell’Italiano doc.
Poi c’è chi, appena sveglio, è già operativo. Colazione minimal, ragionata, rapida: fette biscottate, marmellata, un bicchiere di latte e si parte. Nessun fronzolo, niente caffè (troppo destabilizzante): qui l’energia deve essere stabile e controllata.
Per lui, ogni secondo ha un peso. La colazione è carburante, non coccola. Dolcezza? Sì, ma solo se non rallenta il passo.
Infine c’è chi, appena apre gli occhi, sente il peso del mondo sulle spalle. Uscire dal letto è una battaglia, ma la colazione può essere un’àncora di salvezza. Il segreto? Zucchero, tanto. Biscotti farciti, merendine, cioccolata spalmabile. È il primo conforto, una carezza prima del caos.
Serve energia, ma anche un po’ di nostalgia: sapori che fanno sentire al sicuro, che ricordano l’infanzia. E se gli occhi restano semichiusi e le occhiaie profonde, almeno il primo sorriso della giornata arriva grazie a un morso dolce e rassicurante.
Che tu sia un nostalgico del bar sotto casa, un razionale che ottimizza ogni gesto o un dormiglione che si sveglia solo col cioccolato, il primo pasto del giorno dice molto più di te di quanto credi.
È un piccolo atto quotidiano, sì. Ma anche una finestra su come affronti la vita.
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