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20 Giugno 2025 - 15:30
Una buona notizia per chi soffre della sindrome dell’intestino irritabile (IBS): la dieta mediterranea, già nota per i suoi benefici cardiovascolari e metabolici, potrebbe aiutare ad alleviarne i sintomi. Lo rivela uno studio pilota condotto dal Michigan Medicine, pubblicato sulla rivista Neurogastroenterology & Motility, che apre la strada a nuovi approcci alimentari per gestire questa condizione cronica e spesso invalidante.
L’IBS colpisce tra il 4 e l’11% della popolazione mondiale, causando sintomi come dolore addominale, gonfiore, diarrea o stitichezza. Finora, il trattamento dietetico più efficace è stata la dieta low Fodmap, che prevede la drastica riduzione di alcuni carboidrati a catena corta (come lattosio, fruttosio, polialcoli e galattani), spesso presenti in cibi sani come legumi, verdure e frutta. Ma questa dieta, sebbene efficace, è difficile da seguire a lungo: è complessa, potenzialmente costosa, e può portare a squilibri nutrizionali o alimentari. “Le diete restrittive come la Fodmap non sono sempre pratiche o salutari nel lungo periodo”, ha spiegato Prashant Singh, gastroenterologo e autore principale dello studio. “La dieta mediterranea, più flessibile e bilanciata, ci è sembrata una promettente alternativa.”
Lo studio ha coinvolto 20 pazienti con diagnosi di IBS, suddivisi in due gruppi: uno ha seguito la dieta mediterranea e l’altro quella a basso contenuto di Fodmap, per un periodo di quattro settimane. L’obiettivo era ridurre di almeno il 30% l’intensità del dolore addominale.
I risultati sono stati incoraggianti per entrambi i regimi:
Numeri simili, con il vantaggio che la dieta mediterranea è più varia, più ricca di nutrienti e più facile da mantenere nel tempo.
Gli autori sottolineano che si tratta ancora di un primo studio pilota, ma i risultati sono promettenti. Se confermati da ricerche più ampie, potrebbero cambiare le linee guida cliniche per la gestione dietetica dell’intestino irritabile.
Un’alimentazione ricca di olio extravergine d’oliva, pesce, verdure, cereali integrali e frutta secca, insomma, potrebbe non solo essere salutare per il cuore, ma anche per l’intestino.
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