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La “Dieta Militare” promette -5 kg in 7 giorni: miracolo o trappola ipocalorica?

È la moda del momento: gelato a cena, fame tutto il giorno e risultati lampo. Ma dietro il nome d’assalto si nasconde un regime estremo

La “Dieta Militare” promette -5 kg in 7 giorni: miracolo o trappola ipocalorica?

Un nome che fa tremare la bilancia e luccicare gli occhi di chi cerca scorciatoie per l’estate: la Dieta Militare. Promette miracoli in uniforme – meno cinque chili in una settimana, senza bisogno di sport, solo seguendo un rigido schema di tre giorni ipocalorici e quattro “di mantenimento”. Ma se vi aspettate rigore scientifico o approvazione ufficiale da parte dell’esercito… siete fuori rotta.

Perché, spoiler: con l'esercito, questa dieta non ha niente a che fare. E con la salute, forse ancora meno.

Colazione: caffè nero, mezzo pompelmo e una fetta di pane tostato.
Pranzo: mezza scatoletta di tonno.
Cena: carne, verdure, banana, e gelato alla vaniglia (sì, davvero).

Il totale? Poco più di 1.000 calorie nel primo giorno. Un taglio drastico, se si pensa che un uomo moderatamente attivo ne richiede almeno il doppio. E i successivi giorni non migliorano di molto. Il tutto senza spuntini, alcol o dolcificanti.

Il messaggio è chiaro: resisti, taglia, perdi peso – velocemente.

Il nome affascina, ma è una strategia di marketing. La cosiddetta “Military Diet” non è mai stata adottata dalle forze armate statunitensi. A confermarlo ci sono fonti ufficiali del Pentagono e persino ex membri delle forze speciali. Nessuna traccia di strategie simili nei piani nutrizionali dei cadetti. Anzi, a colazione loro mangiavano pancake e biscotti.

Chi ha creato questa dieta? Mistero. Il sito che la promuove non indica autori né esperti, ma propone menù, FAQ e persino versioni vegetariane. In compenso, su YouTube abbondano le testimonianze di chi ci ha provato. Con risultati altalenanti.

Il dimagrimento c'è, inutile negarlo. Ma non è grasso, è acqua e massa magra. E il prezzo è alto: spossatezza, irritabilità, sonno disturbato, fame continua. In alcuni casi, anche rallentamento del metabolismo. Il rischio? Che i chili persi vengano ripresi – con gli interessi – appena si torna a una dieta normale.

Anche se, rispetto ad altri regimi più restrittivi, la dieta militare non elimina completamente i macronutrienti, rimane estrema, generica e poco bilanciata. Il nutrizionista Roland Paquette sottolinea la mancanza di personalizzazione e l’assenza di indicazioni sulla qualità degli alimenti. Un toast è un toast… ma bianco o integrale fa una bella differenza.

La Dieta Militare è l’ennesima scorciatoia dal fascino virale: promette risultati rapidi ma non insegna nulla sul cibo, sul corpo, sulla salute. Sì, puoi perdere peso in pochi giorni. Ma è un’illusione ottica che dura poco e costa tanto.

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