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Sindrome del colon irritabile in estate: perché il caldo può esacerbare i sintomi

Il caldo e gli sbalzi termici estivi sono un incubo per chi soffre di colon irritabile, ma alcuni accorgimenti possono fare la differenza

Sindrome del colon irritabile in estate: perché il caldo può esacerbare i sintomi

Immagine di repertorio

La sindrome del colon irritabile (IBS), che colpisce dal 15 al 20% della popolazione, tende a peggiorare durante l'estate. Questa condizione, che interessa l'ultimo tratto dell'intestino crasso, non altera l'anatomia intestinale ma può causare una serie di fastidi come diarrea, stitichezza, dolori addominali, meteorismo e ansia. Le donne tra i 20 e i 30 anni sono le più colpite.

Durante l’estate, la situazione peggiora a causa di vari fattori. L'alimentazione, che spesso include bibite gassate e gelati, e gli sbalzi termici tra ambienti climatizzati e calore esterno sono tra le principali cause. L'afa influisce anche sull'umore, predisponendo ad attacchi di ansia, e può causare disidratazione, peggiorando stipsi e dolori addominali.

La sindrome è anche influenzata da stress, alterazioni ormonali, e da fattori di rischio come la proliferazione batterica intestinale. Sebbene le cause precise siano ancora sconosciute, si pensa che una comunicazione anomala tra l'intestino e il cervello possa essere alla base del disturbo.

Per prevenire i peggioramenti estivi, è fondamentale mantenere l'intestino equilibrato con semplici accorgimenti: bere molta acqua, limitare i cibi fermentati, evitare bevande troppo fredde e fare attività fisica. In questo modo si possono alleviare i disagi e migliorare il benessere intestinale.

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