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Colpo di calore e farmaci: attenzione a queste 8 categorie durante l’estate

Alcuni medicinali possono ridurre la capacità di sudare o aumentare la disidratazione: in caso di caldo intenso, consultare il medico

Colpo di calore e farmaci: attenzione a queste 8 categorie durante l’estate

Immagine di repertorio

Con l’arrivo del caldo torrido in Italia, l’attenzione alla salute diventa prioritaria, soprattutto per chi segue cure farmacologiche. Alcuni medicinali, infatti, possono aumentare il rischio di colpo di calore, interferendo con i meccanismi naturali del corpo per mantenere una temperatura stabile.

Secondo gli esperti, i farmaci più a rischio sono quelli che limitano la sudorazione, alterano la percezione della sete o aumentano la temperatura corporea. Ecco le otto categorie da monitorare:

1. Antidepressivi
SSRI e antidepressivi triciclici possono alterare la regolazione termica e favorire la disidratazione.

2. Antistaminici
Principi attivi come prometazina e difenidramina possono ridurre la sudorazione, ostacolando il raffreddamento del corpo.

3. Stimolanti
Farmaci usati per l’ADHD, come le anfetamine, aumentano l’attività del sistema nervoso centrale e con essa la temperatura corporea.

4. Beta-bloccanti
Utili contro l’ipertensione, possono impedire una corretta dispersione del calore e causare svenimenti.

5. Diuretici
Favorendo la perdita di liquidi, aumentano il rischio di disidratazione e colpi di calore.

6. ACE inibitori
Anch’essi per la pressione alta, riducono la percezione della sete e possono causare cali di pressione pericolosi.

7. Farmaci tiroidei
Sostituti ormonali come la levotiroxina possono provocare sudorazione eccessiva e aumentare la temperatura interna.

8. Antipsicotici
Usati in caso di psicosi o disturbi gravi, alterano la regolazione della temperatura corporea e riducono lo stimolo della sete.

In presenza di queste terapie, è fondamentale non sospendere autonomamente il trattamento ma rivolgersi al proprio medico per una valutazione. Il caldo estremo non è solo una questione di disagio, ma un rischio reale che può diventare pericoloso se combinato con alcuni farmaci.

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