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L'arte di fregarsene secondo Benson Boone

La sfida alle critiche con ironia nel videoclip di 'Mr. Electric Blue'"

L'arte di fregarsene secondo Benson Boone

Il 20 giugno 2025, Benson Boone ha fatto uscire Mr. Electric Blue, secondo singolo dal suo album American Heart, insieme a un videoclip decisamente fuori dagli schemi. Diretto da Matt Eastin, il video vede Boone accusato di dover recuperare ben 10 milioni di dollari—sì, avete letto bene—dopo che l’uso di gimmick come backflip e gelato “moonbeam ice cream” non paga più.

Autoironia prima di tutto

Dimenticate il classico cantante serio: Boone si presenta con maglietta “One‑hit wonder” nell’ufficio del “fittizio” Industry Plant Records, dove l’agente finge di giudicarlo coperto di cliché pop: Magari della buona scrittura musicale?”, e lui risponde, “Sai che non posso farlo.” Poi via a lavare macchine topless, a guidare un camioncino di gelati lunari, fare da dogsitter e persino a vendere le sue tute con etichette tipo “100% artificial”. Ogni scena gioca con i cliché del pop moderno (persino uno “no backflips” sul bordo della piscina) fino allo sdrammatizzante siparietto del gelato con una bambina che lo prende in giro.

Musica e ironia: il rock-glam incontra l’autocritica

Sonorità glam-rock che ricordano Elton John ed ELO accompagnano Boone mentre canta un ritornello accattivante e pungente. Come scrive Vulture, il brano rientra nella tradizione delle “third‑person rock songs” celebri, con un protagonista eccentrico e colorato.

Il pubblico ride, ma Boone è serio: sta sfidando a viso aperto i meme e le critiche. Il videoclip riflette vecchie etichette affibbiategli—industry plant, one‑hit wonder—ma Boone le trasforma in uno spettacolo divertente. Il messaggio? “Sì! Sarai l'artista più ascoltato del mondo... Tutto ciò che ho sempre voluto."

Sintesi: una mossa brillante

Con Mr. Electric Blue, Benson Boone affronta le critiche a colpi di charme: lavora da gelataio, si autodisce “inauthentic”, e accetta con un sorriso. È un video che diverte, conquista e dimostra che Boone sa prendersi in giro senza perdere credibilità. Non un semplice gimmick, ma una dichiarazione: “Ehi, ci sono anche io—e mi sto esprimendo a modo mio.”

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