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Alimentazione green in ascesa

Prodotti vegetali in forte crescita: latte, carne e formaggi plant-based conquistano gli italiani

Nel 2024 il mercato dei sostituti vegetali ha raggiunto i 639 milioni di euro. A trainarlo: salute, sostenibilità, private label e qualità percepita.

Prodotti vegetali in forte crescita: latte, carne e formaggi plant-based conquistano gli italiani

Gli alimenti a base vegetale stanno conquistando sempre più spazio sulle tavole degli italiani. Dal latte alle alternative alla carne, fino ai formaggi vegani, il settore sta vivendo una crescita sostenuta e a doppia cifra, ben distante dalla lentezza del PIL nazionale.

Secondo i dati diffusi da Circana e analizzati dal Good Food Institute Europe, nel 2024 le vendite al dettaglio dei principali prodotti plant-based hanno toccato quota 639 milioni di euro, con aumenti significativi rispetto agli anni precedenti.

Un settore in piena espansione

Il report ha preso in esame cinque categorie di prodotti vegetali:

  • alternative alla carne

  • bevande vegetali (latte)

  • formaggi

  • yogurt

  • panna

Nel complesso, tra il 2022 e il 2024:

  • le vendite in valore sono aumentate del 16,4%

  • le unità vendute del 13,6%

  • il volume totale del +6,9%

Il latte vegetale resta il più amato

Le bevande vegetali rappresentano la fetta più grande del mercato, oltre il 50% del totale dei prodotti plant-based. Il segmento ha ormai conquistato l’8% dell’intero mercato dei latti (animali + vegetali).

La soia domina ancora con il 31,6% delle vendite, ma perde terreno a favore dell’avena, in forte ascesa. Bene anche i latti di mandorla, con vendite e quote di mercato in aumento.

Carne vegetale: crescita solida

La carne a base vegetale vale il 37,5% del settore esaminato e continua a crescere:

  • +14,7% in valore

  • +16% in volume (2023-2024)

Formaggi plant-based: un’esplosione di interesse

Sebbene ancora di nicchia, i formaggi vegetali registrano un vero e proprio boom:

  • +45% in valore

  • +100% in volume

  • +74% nelle unità vendute

I più richiesti sono gli spalmabili (41%), seguiti dai morbidi freschi (34,8%). Più indietro stagionati, fette e grattugiati.

Yogurt e panna: luci e ombre

  • Gli yogurt vegetali crescono in valore (+10%) ma calano leggermente in volume (-0,9%).
    I gusti preferiti sono alla frutta (44,6%) e naturale/bianco (35,4%), anche se le preferenze si stanno spostando verso gusti più neutri e al cocco.

  • La panna vegetale, invece, registra un lieve calo:
    -4,7% in valore, -7,1% in unità, -9,1% in volume.
    Una tendenza che riflette anche il declino generale della panna vaccina.

Private label e qualità: i veri motori della crescita

A trainare il mercato ci pensano i prodotti a marchio dei supermercati (private label), sempre più numerosi e convenienti. Nel caso del latte vegetale, rappresentano già il 50% delle vendite, con un aumento del 17,4% in due anni.

Ma non è solo una questione di prezzo. Anche la qualità percepita gioca un ruolo cruciale: i prodotti di fascia alta, soprattutto tra i formaggi, attirano nuovi consumatori grazie a gusto, etica e ingredienti selezionati.

Cosa cercano gli italiani: salute, sostenibilità e gusto

Secondo Francesca Gallelli di GFI Europe, l’interesse verso il plant-based è spinto da:

  • motivazioni salutistiche

  • preoccupazioni ambientali

  • un cambio nelle priorità alimentari

Per consolidare questa transizione, servono prodotti più gustosi, accessibili e salutari, oltre a politiche che incentivino l’uso di materie prime locali e un approccio di filiera sostenibile.

Dati incoraggianti: meno carne, più vegetali

Secondo il CREA, già nel 2023:

  • il 51% degli italiani ha ridotto il consumo di carne per motivi ambientali

  • l’11% l’ha eliminata del tutto

E nel 2024, secondo il progetto europeo SMART Protein:

  • il 59% ha ridotto le carni animali

  • L’Italia è prima in Europa per consumo e accettazione delle proteine vegetali

Investimenti in crescita a livello europeo

Nel 2024, le aziende europee attive nella produzione di cibi vegetali, carne coltivata e fermentazione hanno raccolto quasi 509 milioni di dollari, segnando un +23% rispetto al 2023.
Il settore, insomma, non è solo una moda, ma una vera opportunità per l’economia e la sostenibilità.

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