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Alimentazione green in ascesa
24 Giugno 2025 - 16:35
Gli alimenti a base vegetale stanno conquistando sempre più spazio sulle tavole degli italiani. Dal latte alle alternative alla carne, fino ai formaggi vegani, il settore sta vivendo una crescita sostenuta e a doppia cifra, ben distante dalla lentezza del PIL nazionale.
Secondo i dati diffusi da Circana e analizzati dal Good Food Institute Europe, nel 2024 le vendite al dettaglio dei principali prodotti plant-based hanno toccato quota 639 milioni di euro, con aumenti significativi rispetto agli anni precedenti.
Il report ha preso in esame cinque categorie di prodotti vegetali:
alternative alla carne
bevande vegetali (latte)
formaggi
yogurt
panna
Nel complesso, tra il 2022 e il 2024:
le vendite in valore sono aumentate del 16,4%
le unità vendute del 13,6%
il volume totale del +6,9%
Le bevande vegetali rappresentano la fetta più grande del mercato, oltre il 50% del totale dei prodotti plant-based. Il segmento ha ormai conquistato l’8% dell’intero mercato dei latti (animali + vegetali).
La soia domina ancora con il 31,6% delle vendite, ma perde terreno a favore dell’avena, in forte ascesa. Bene anche i latti di mandorla, con vendite e quote di mercato in aumento.
La carne a base vegetale vale il 37,5% del settore esaminato e continua a crescere:
+14,7% in valore
+16% in volume (2023-2024)
Sebbene ancora di nicchia, i formaggi vegetali registrano un vero e proprio boom:
+45% in valore
+100% in volume
+74% nelle unità vendute
I più richiesti sono gli spalmabili (41%), seguiti dai morbidi freschi (34,8%). Più indietro stagionati, fette e grattugiati.
Gli yogurt vegetali crescono in valore (+10%) ma calano leggermente in volume (-0,9%).
I gusti preferiti sono alla frutta (44,6%) e naturale/bianco (35,4%), anche se le preferenze si stanno spostando verso gusti più neutri e al cocco.
La panna vegetale, invece, registra un lieve calo:
-4,7% in valore, -7,1% in unità, -9,1% in volume.
Una tendenza che riflette anche il declino generale della panna vaccina.
A trainare il mercato ci pensano i prodotti a marchio dei supermercati (private label), sempre più numerosi e convenienti. Nel caso del latte vegetale, rappresentano già il 50% delle vendite, con un aumento del 17,4% in due anni.
Ma non è solo una questione di prezzo. Anche la qualità percepita gioca un ruolo cruciale: i prodotti di fascia alta, soprattutto tra i formaggi, attirano nuovi consumatori grazie a gusto, etica e ingredienti selezionati.
Secondo Francesca Gallelli di GFI Europe, l’interesse verso il plant-based è spinto da:
motivazioni salutistiche
preoccupazioni ambientali
un cambio nelle priorità alimentari
Per consolidare questa transizione, servono prodotti più gustosi, accessibili e salutari, oltre a politiche che incentivino l’uso di materie prime locali e un approccio di filiera sostenibile.
Secondo il CREA, già nel 2023:
il 51% degli italiani ha ridotto il consumo di carne per motivi ambientali
l’11% l’ha eliminata del tutto
E nel 2024, secondo il progetto europeo SMART Protein:
il 59% ha ridotto le carni animali
L’Italia è prima in Europa per consumo e accettazione delle proteine vegetali
Nel 2024, le aziende europee attive nella produzione di cibi vegetali, carne coltivata e fermentazione hanno raccolto quasi 509 milioni di dollari, segnando un +23% rispetto al 2023.
Il settore, insomma, non è solo una moda, ma una vera opportunità per l’economia e la sostenibilità.
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