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Psicologia romantica

Lui si innamora prima. Sorpresa? Forse no. Ma la scienza lo conferma

Uno studio su oltre 800 giovani rivela che gli uomini cadono in amore prima, ma le donne lo vivono con più intensità

Lui si innamora prima. Sorpresa? Forse no. Ma la scienza lo conferma

Ragazze udite udite: pare che gli uomini si innamorino prima delle donne. Sì, proprio così. Lo dice uno studio scientifico guidato dal biologo antropologo Adam Bode della Australian National University, che ha coinvolto 808 giovani tra i 18 e i 25 anni in 33 Paesi del mondo tra cui Europa, Nord America e Sudafrica che si sono dichiarati “attualmente innamorati”. . E la cosa buffa è che gli uomini non solo cadono nella rete dell’amore più in fretta, ma lo fanno anche più spesso.

A quanto pare, lui e il suo team erano interessati a capire se il sesso biologico influisce su come viviamo l’amore romantico. E quello che è emerso è... be’, un po’ sorprendente (e, diciamocelo, difficile da digerire per alcune di noi): “È la prima volta che uno studio su larga scala analizza le differenze tra uomini e donne nell’esperienza dell’amore,” dice Bode.

Le scoperte: chi ama di più, e come

Le domande poste ai partecipanti hanno indagato vari aspetti dell’amore romantico: quando è scattato, quanto è stato intenso, quante volte ci si è innamorati e quanto spesso si pensa in modo ossessivo alla persona amata. Il risultato è stato... quasi sorprendente? Gli uomini tendono a innamorarsi circa un mese prima delle donne, in media. 

Un mese. Intero. E mentre noi magari stiamo ancora decidendo se rispondere al messaggio con un emoji o con tre puntini di sospensione, loro sono già convinti di aver trovato “quella giusta”.

Ma non finisce qui. Ecco alcuni highlight della ricerca:

  • Gli uomini si innamorano leggermente più spesso delle donne;
  • Le donne, però, vivono l’amore in modo più intenso;
  • Le donne tendono a pensare ossessivamente alla persona amata più degli uomini;
  • Le donne innamorate risultano anche più emotivamente coinvolte e impegnate;
  • Alcune differenze di genere si riducono se si considerano altri fattori, come età o distribuzione demografica tra uomini e donne;
  • L’amore romantico, infine, potrebbe aver rappresentato una risposta evolutiva differente per uomini e donne, aiutando entrambi a superare specifiche sfide adattive.

Ma allora la parità cosa c’entra?

C’è anche una parte interessante (e qui smetto di essere sarcastica): lo studio ha scoperto che nei Paesi dove c’è più parità di genere, le persone si innamorano meno spesso, sono meno ossessionate e meno impegnate. Non perché amino meno, ma perché probabilmente ci sono meno pressioni sociali, meno “devi avere qualcuno per forza” e più spazio per l’autonomia personale.

“L’amore romantico è ancora poco studiato,” conclude Bode, “nonostante quanto sia centrale nelle relazioni, nelle famiglie e perfino nella cultura pop.”

E su questo, niente da ridire. Solo, la prossima volta che un ragazzo ti dice "mi sto innamorando di te", ricordati: potrebbe pure essere vero. Ma nel dubbio, aspetta un mese.

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