l'editoriale
Cerca
moda
27 Giugno 2025 - 17:25
Contro un modello di acquisto frenetico e senza cernita, ormai insostenibile per il pianeta e per le persone, si sta affermando sempre più la slow fashion, un’alternativa che promuove qualità, responsabilità e rispetto dei ritmi produttivi. Non si tratta solo di spendere di più, ma di acquistare meglio.
Slow fashion non significa automaticamente prodotti costosi. Come spiega Roberta Lee, fondatrice dell’Ethical Brand Directory, esistono capi etici e durevoli a diverse fasce di prezzo. La vera differenza sta nella trasparenza e nella cura del processo produttivo: dalla scelta dei materiali al trattamento dei lavoratori.
“Non è il paese di produzione che conta, ma le pratiche del marchio”, perché sì, alcuni marchi usano etichette fuorvianti (“designed in Italy” invece di “made in”) per mascherare una produzione veloce e a basso costo.
Acquistare in modo etico significa fare attenzione alla qualità dei materiali, alla durata nel tempo, alla struttura sartoriale. Ma è soprattutto alle condizioni di lavoro di chi produce per grandi aziende che bisogna guardare e forse ritrovare un po' di umanità, domandarsi "Ma davvero il loro tempo vale meno del nostro?".
Secondo dati recenti, marchi come Shein e Temu hanno rappresentato circa un terzo dei pacchi duty-free arrivati negli Stati Uniti nel 2022. Il motivo? Prezzi bassissimi, collezioni in continua rotazione (una ogni due settimane, se non di più) e una strategia che spinge a comprare in fretta, senza riflettere.
Ma quel prezzo ridicolo ha un costo elevatissimo in termini ambientali e sociali: materiali tossici, emissioni elevate e abiti che finiscono subito in discarica.
Essere parte della slow fashion non richiede un guardaroba nuovo di zecca, ma un cambio di mentalità. E allora da dovo possiamo partire?
Il mondo della moda etica deve ancora fare passi avanti, soprattutto sull’accessibilità delle taglie plus size e dei prezzi. Ma, come spiegano gli esperti, esistono sempre più guide e piattaforme (come Good on You o Ethical Brand Directory) che aiutano i consumatori a trovare brand autenticamente sostenibili, adatti a tutte le esigenze.
Ogni acquisto è una dichiarazione. Quando scegliamo un capo, sosteniamo l’azienda che lo ha prodotto, i suoi valori e il suo impatto. Bisogna pensare a lungo termine, non alla moda del momento. La slow fashion non è una tendenza, è un impegno.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..