Cerca

lo studio scientifico

Caffè e cervello: ecco perché rovina il sonno (soprattutto nei giovani)

Una ricerca canadese svela come la caffeina altera l’attività cerebrale durante il sonno, con effetti più forti nei giovani

Caffè e cervello: ecco perché rovina il sonno (soprattutto nei giovani)

“No grazie, il caffè mi rende nervoso” non è solo il titolo di un film con Massimo Troisi, ma una frase che può riflettere una reale sensibilità alla caffeina. Alcuni riescono a dormire serenamente anche dopo una tazzina prima di coricarsi, mentre altri restano svegli a lungo anche se l’hanno bevuta dopo pranzo. Ma perché accade?

Una risposta arriva da uno studio dell’Università di Montreal, pubblicato su Nature Communications Biology. Gli scienziati hanno indagato gli effetti della caffeina sul sonno, scoprendo che può alterare in modo significativo l’attività cerebrale notturna, soprattutto nei giovani adulti.

Effetti diversi tra giorno e notte

Utilizzando l’elettroencefalogramma e strumenti di intelligenza artificiale, i ricercatori hanno confrontato il sonno di 40 partecipanti in due condizioni: una notte dopo aver assunto caffeina, l’altra dopo un placebo. I risultati mostrano che la caffeina aumenta la complessità dei segnali cerebrali durante il sonno non-REM, fase cruciale per la memoria e il recupero cognitivo. Inoltre, diminuisce le onde lente (theta e alfa) tipiche del sonno profondo, favorendo invece le onde beta, più attive.

Il cervello, così, resta in uno stato di maggiore vigilanza, ostacolando il completo recupero notturno. “È come un’orchestra: troppo silenziosa non funziona, troppo caotica diventa cacofonica”, spiega il neuroscienziato Karim Jerbi.

Lo studio evidenzia che i giovani (tra i 20 e i 27 anni) sono più sensibili agli effetti della caffeina rispetto agli adulti. Una possibile spiegazione è la maggiore presenza di recettori per l’adenosina, molecola che induce sonnolenza accumulandosi durante il giorno. La caffeina li blocca, mantenendo il cervello attivo — ma nei giovani, questo effetto è più marcato.

Una questione di qualità del riposo

Sebbene servano ulteriori studi, emerge un messaggio chiaro: la caffeina può compromettere il riposo, specialmente nei più giovani. E poiché durante il sonno il cervello attiva importanti meccanismi di “pulizia” cellulare, un riposo disturbato potrebbe avere effetti negativi nel lungo periodo.

In conclusione: se sei tra quelli che faticano a dormire dopo un caffè, non è solo suggestione. Meglio ascoltare il proprio corpo e proteggere la qualità del sonno — è il momento in cui il cervello si rigenera.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.