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Ace Combat compie 30 anni, in volo tra guerra e fantasia

Dal 1995, la saga Bandai Namco che ha ridefinito i combattimenti aerei tra simulazione, arcade e geopolitica immaginaria

Ace Combat compie 30 anni, in volo tra guerra e fantasia

Trent’anni fa, nel 1995, decollava per la prima volta Ace Combat sulla prima PlayStation. Oggi, con un video commemorativo, Bandai Namco apre ufficialmente le celebrazioni per il trentennale di una delle saghe più longeve e peculiari della storia videoludica: un ibrido perfetto tra simulatore di volo e action arcade, tra realismo e fantapolitica, che ha saputo conquistare milioni di fan in tutto il mondo.

Nato come evoluzione domestica del cabinato arcade Air Combat (1993), Ace Combat ha trovato rapidamente una propria identità: non un semplice simulatore militare, ma un universo narrativo articolato e riconoscibile, capace di intrecciare il brivido del dogfight ad alta quota con trame politiche complesse e ambientazioni alternative.

Il cuore pulsante della serie è infatti Strangereal, un mondo fittizio ma sorprendentemente credibile, costruito con un’attenzione rara per la geopolitica, la tecnologia militare e i dettagli storici. In questo universo parallelo, devastato dall’impatto dell’asteroide Ulysses nel 1999, il conflitto armato è la norma e il cielo è il principale campo di battaglia. Eppure, nonostante le derive fantascientifiche, i caccia pilotati nei vari episodi sono perlopiù modellati su aerei reali (dall’F-15SE Silent Eagle al Sukhoi PAK FA) con una precisione visiva e tecnica che ha sempre fatto la felicità degli appassionati.

Oltre agli episodi principali ambientati nello Strangereal, non sono mancate alcune incursioni nella nostra realtà: Ace Combat: Joint Assault (2010), Assault Horizon (2011) e Infinity (2014) offrono una rilettura alternativa della storia contemporanea, trasportando lo spirito della serie in scenari più familiari, ma sempre con la medesima cura per l’estetica e il ritmo.

A rendere Ace Combat così duraturo non è solo il gameplay, ma anche l’attenzione narrativa. Le campagne, spesso raccontate con taglio cinematografico e pathos drammatico, affrontano temi come la guerra, l’identità nazionale, la propaganda e il sacrificio. Un tono maturo, quasi poetico, che ha spinto Bandai Namco a espandere il franchise anche in altri media, dai romanzi alle colonne sonore orchestrali.

L’ultimo capitolo, Ace Combat 7: Skies Unknown, uscito nel 2019 e disponibile su PlayStation 4, Xbox One, PC e ora anche su Nintendo Switch, ha venduto oltre 5 milioni di copie, confermando il vigore del marchio. Un ottavo capitolo principale è già in fase di sviluppo, ma nel frattempo i fan potranno festeggiare il trentennale con eventi, contenuti digitali celebrativi e magari qualche annuncio a sorpresa nei prossimi mesi. Dopo trent’anni, Ace Combat continua a solcare i cieli con la stessa ambizione di sempre.

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