l'editoriale
Cerca
Igiene
04 Luglio 2025 - 11:45
Non serve essere maniaci dell’igiene per rabbrividire all’idea di maneggiare oggetti pieni di batteri o muffe. Eppure, ogni giorno entriamo in contatto proprio con questo tipo di sporcizia invisibile, spesso nascosta nei posti più impensabili. A casa, al lavoro, e persino sugli oggetti che portiamo sempre con noi, come lo smartphone o le chiavi.
Lo sporco, infatti, si annida là dove non penseremmo mai: non solo sulle superfici che appaiono visibilmente sporche, ma anche – e soprattutto – su quelle che consideriamo apparentemente pulite. Un esempio clamoroso? Le spugnette per i piatti. Secondo il professor Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie Infettive al San Martino di Genova, contengono più batteri di quanti se ne trovino nelle feci umane.
Ma non sono l’unica trappola igienica che ci circonda. Ecco una rassegna dei luoghi e degli oggetti più sporchi della nostra quotidianità, secondo diversi studi scientifici tra cui quelli della National Sanitation Foundation (NSF).
Lo usiamo in continuazione, ovunque: al lavoro, a tavola, a letto… e spesso anche in bagno. Ed è proprio qui che il nostro inseparabile telefono cellulare si trasforma in un vero e proprio veicolo di contaminazione. Uno studio estone, infatti, ha analizzato i telefoni di 27 studenti liceali, trovando su di essi quantità di batteri paragonabili a quelle presenti sulla tavoletta del water. Tra i principali contaminanti identificati: Enterococcus faecalis, Escherichia coli, ma anche Staphylococcus aureus e Pseudomonas, batteri potenzialmente patogeni. Il motivo? Molti usano lo smartphone anche mentre sono sul WC, contaminando il dispositivo in modo diretto.
Soluzione: una semplice pulizia quotidiana con alcool isopropilico o salviette disinfettanti può eliminare buona parte dei batteri.
È lì, accanto al lavandino, e ospita lo strumento che ci infiliamo in bocca più volte al giorno. Ma il porta spazzolino è, secondo la NSF, il terzo oggetto più contaminato delle case americane. La ragione? Rimane umido, viene raramente pulito in profondità, e ospita residui di dentifricio e acqua stagnante, oltre che di cibo. Il tutto lo rende un ambiente ideale per la il proliferare incontrollato dei batteri.
Soluzione: lavarlo regolarmente con acqua calda e disinfettante, e lasciarlo asciugare completamente ogni giorno.
Prima di lavarci le mani, dobbiamo toccare proprio loro: le maniglie del rubinetto. Non sorprende quindi che la NSF le abbia classificate tra le superfici più contaminate del bagno. In particolare, le concentrazioni batteriche sono risultate 100 volte superiori a quelle della tavoletta del water. Eppure, sono davvero molti quelli che ignorano la necessità di pulirle regolarmente.
Soluzione: disinfettarle ogni volta che si pulisce il bagno.
Luogo sacro per la preparazione dei pasti, ma anche regno nascosto di germi e microorganismi. In cucina, tre oggetti in particolare risultano particolarmente contaminati:
Soluzione: pulizia quotidiana con prodotti antibatterici, con una maggiore attenzione dopo aver maneggiato carne cruda.
Le chiavi sono con noi in ogni momento della giornata: in metropolitana, al bar, sul cruscotto dell’auto, poi le infiliamo in tasca o le appoggiamo sul tavolo della cucina. Eppure, raramente ci viene in mente di pulirle. Analisi di laboratorio, infatti, dimostrano che sulle chiavi si trovano in media circa 20 Cfu (unità formanti colonia) per cm², un dato doppio rispetto a quello rilevato sugli schermi degli smartphone o sulla tavoletta del WC.
Soluzione: igienizzarle periodicamente con una salvietta disinfettante o un panno imbevuto d’alcol.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..