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Le parole finali: lettere che raccontano un dolore invisibile

Dai poeti ai musicisti, dagli attori ai fotografi, alcune delle menti più brillanti del secolo hanno lasciato questo mondo accompagnate da un foglio di carta

Le parole finali: lettere che raccontano un dolore invisibile

La morte, quando arriva in silenzio e per mano propria, lascia dietro di sé qualcosa che pesa più del lutto: domande senza risposta. E spesso, a tentare di colmare quel vuoto, ci sono lettere. Biglietti scritti di getto o pensati a lungo, destinati a chi resta. Parole che non cercano pietà, ma comprensione. E parole di addio.
Ecco alcune delle più belle, celebri e significative lettere d’addio lasciate da personaggi famosi che si sono tolti la vita. Ognuna racconta una storia diversa, ma tutte fanno luce sul lato più oscuro del successo, quello che non si vede sui palchi o nei riflettori.

Virginia Woolf 
La scrittrice britannica, fragile e geniale, si spense nelle acque di un fiume con le tasche del cappotto piene di pietre. Nella lettera al marito Leonard, tutta la lucidità della sua disperazione: “Sono certa di stare impazzendo di nuovo... Non possiamo attraversare un altro di quei momenti terribili.”

Lupe Vélez
Attrice iconica degli anni '30, trovò la morte dopo una cena con amici. Lasciò due messaggi: uno d’amore e uno di rimprovero.
“Preferisco togliermi la vita e quella del nostro bambino piuttosto che portarlo via con la vergogna.”

Dalida
Amatissima in Europa e in Italia, la cantante scelse il silenzio con un biglietto breve e devastante: “La vie m’est insupportable... Pardonnez-moi.”

Kevin Carter
Fotoreporter sudafricano, noto per la controversa immagine di una bambina sudanese accanto a un avvoltoio. Vinto dal senso di colpa e dal trauma, scrisse: “Il dolore della vita prevale sulla gioia… Sono tormentato dai ricordi.”

Tony Hancock
L’attore comico inglese scrisse parole amare e brevi:
“Sembrava che troppe volte le cose andassero troppo male.”

Peg Entwistle
Lanciata dalla famosa scritta "Hollywood", l'attrice lasciò solo poche righe: “Temo di essere una codarda. Mi dispiace per tutto.”

Bob Welch
Ex membro dei Fleetwood Mac, malato e tormentato dalla paura di essere un peso per la moglie: “Non ti farò questo.”

Vachel Lindsay 
Poeta americano, morto bevendo Lysol, scrisse: “Hanno cercato di prendermi; li ho presi per primo!”

George Sanders
Attore britannico vincitore dell’Oscar, lasciò un addio sprezzante e tragicamente lucido: “Caro mondo, me ne vado perché mi annoio... Vi lascio con le vostre preoccupazioni in questa dolce fogna.”

Justin Fashanu
Primo calciatore a fare coming out, schiacciato da scandali e isolamento: “Spero che Gesù che amo mi dia il benvenuto a casa.”

George Eastman
L’inventore della Kodak, afflitto da dolori fisici e forse esistenziali: “Ai miei amici, il mio lavoro è finito. Perché aspettare?”

John Thomas Doyle
Un suicidio surreale per un motivo sorprendente:“Assolutamente nessun motivo, se non il fatto che ho mal di denti.”

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