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07 Luglio 2025 - 15:10
Anche le relazioni più belle hanno bisogno di qualche compromesso. Lo sa bene Travis Kelce, campione NFL e compagno di Taylor Swift, che ha rivelato con ironia uno degli “adattamenti” più curiosi della sua vita da fidanzato… di una popstar planetaria: non può più fare pipì nel verde del campo da golf.
Durante una recente ospitata nel podcast Bussin’ With the Boys, Kelce ha raccontato un aneddoto che ha strappato qualche risata ma anche mostrato quanto sia cambiata la sua quotidianità da quando frequenta la cantante di The Tortured Poets Department. “Sto giocando a golf e all’improvviso, tra gli alberi, c’è un tizio con una fotocamera,” ha raccontato. “Mi sono detto: ‘Oh m—, ora devo andare in bagno! Non posso più semplicemente andare lì tra gli alberi a fare pipì.’”
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Travis Kelce e Taylor Swift stanno insieme da ormai due anni, e sono una delle coppie più osservate e fotografate dello showbiz americano. Dai primi rumors nel 2023, alla conferma pubblica con apparizioni agli Eras Tour, fino ai festeggiamenti dopo il Super Bowl: il loro amore è diventato anche un fenomeno mediatico globale.
Ma non è tutto glamour. Come racconta lo stesso Kelce, la presenza costante dei paparazzi ha avuto un impatto anche sulle cose più semplici, come un momento di privacy… nel bosco.
Il racconto di Travis Kelce può aver strappato una risata, ma ci si chiede sul senso del limite e della privacy, soprattutto quando viene evocata con leggerezza per giustificare comportamenti discutibili.
Ammettere con naturalezza di aver fatto — o voluto fare — pipì sul campo da golf, lontano dagli occhi indiscreti, lascia intendere una certa normalizzazione di pratiche che non sono solo inappropriate, ma in alcuni contesti anche sanzionabili.
Anche se raccontata in tono ironico, l’aneddoto mostra un lato problematico: la nostalgia per una libertà che, in realtà, cozza con le regole del vivere civile, soprattutto in spazi pubblici o condivisi. In questo caso, la riflessione non dovrebbe concentrarsi solo sull'invadenza dei paparazzi, ma anche sulla responsabilità di personaggi pubblici nel rispettare le regole, a prescindere dalla fama o dalla pressione mediatica.
Per quanto Kelce cerchi di minimizzare, la sua dichiarazione sottintende un privilegio spesso taciuto: la possibilità di trasgredire norme di decoro senza reali conseguenze, fino a quando la visibilità (di altri) lo impedisce. E in un’epoca in cui tutto è sotto l’occhio delle telecamere, forse la domanda da porsi è: non è arrivato il momento di chiedersi se certi “gesti innocui” siano davvero accettabili?
Nel mondo delle relazioni di celebrità, ogni gesto diventa pubblico, ogni parola viene amplificata, e ogni leggerezza può trasformarsi in dibattito. La vicenda di Travis Kelce, che da un episodio privato ha innescato una riflessione sul confine tra privacy e decoro, mostra quanto oggi la visibilità imponga anche una nuova etica della quotidianità.
E se amare una superstar significa rinunciare a certe abitudini, forse è altrettanto vero che far parte della sfera pubblica impone uno sguardo più critico su quello che si racconta con leggerezza — anche quando si parla, letteralmente, di dove si fa pipì.
Perché dietro le risate da podcast, resta la questione più seria: non tutto ciò che è “spontaneo” è anche accettabile. E in un'epoca in cui ogni frase può diventare titolo, l’assunzione di responsabilità dovrebbe venire prima dell’ironia.
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