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Benessere
07 Luglio 2025 - 19:30
Le sue bollicine stimolano le papille gustative e regalano una prolungata sensazione di freschezza per molti. Per altri, invece, il timore è che il consumo abituale possa scatenare la gastrite o altri disturbi. Stiamo parlando dell'acqua frizzante, la cui effervescenza è data dall'anidride carbonica e altri gas disciolti. Circolano diverse false notizie a riguardo, e in questo articolo andremo proprio a sfatare i miti che spesso condizionano le scelte dei consumatori.
Che sia liscia o frizzante, una cosa è certa: l'acqua è fondamentale. Gli esperti raccomandano di bere almeno due litri d'acqua al giorno. Questa quantità dovrebbe aumentare in situazioni specifiche, come nelle giornate estive particolarmente calde o dopo l'attività fisica.
L'acqua è il principale costituente del nostro corpo, rappresentando in media tra il 55% e il 75% a seconda di fattori soggettivi. In un uomo adulto, costituisce circa il 60-65% del peso corporeo, mentre nelle donne la percentuale si attesta attorno al 50%.
Un recente studio del National Heart, Lung and Blood Institute, pubblicato su eBioMedicine, ha evidenziato come gli adulti ben idratati tendano a vivere più a lungo e abbiano un rischio inferiore di sviluppare malattie cardiache e polmonari. Al contrario, la disidratazione può favorire la degenerazione cellulare.
Le false credenze sull'acqua frizzante sono prive di fondamento scientifico e meritano di essere smentite. Ecco le cinque più comuni:
L'acqua frizzante aiuta a digerire
L'anidride carbonica contenuta nell'acqua frizzante non ha proprietà digestive e non altera la funzionalità dello stomaco. La sensazione di sollievo che si prova espellendo l'aria è puramente soggettiva. La digestione è un processo complesso influenzato da molti fattori, ma non dal tipo di acqua che si beve durante i pasti.
L'acqua frizzante rovina i denti.
Sebbene l'acqua frizzante contenga acido carbonico, leggermente acido, non intacca lo smalto dei denti in modo significativo, a patto di mantenere una buona igiene orale. Se consumata con moderazione, i suoi effetti sono decisamente meno dannosi rispetto a quelli delle bevande zuccherate.
L'acqua frizzante causa i calcoli renali.
La quantità di calcio presente nell'acqua frizzante non ha alcuna correlazione con la formazione dei calcoli renali. Questi ultimi sono depositi solidi che si formano nei reni a causa della precipitazione e aggregazione di sostanze normalmente presenti nell'urina, come il calcio, i fosfati, gli ossalati e l'acido urico.
L'acqua frizzante gonfia la pancia.
Le bollicine generate dall'anidride carbonica possono effettivamente provocare un leggero gonfiore. Tuttavia, questo effetto è soggettivo, temporaneo e non rappresenta alcun pericolo per la salute. Chi lo sperimenta può semplicemente limitare la quantità di acqua frizzante consumata.
L'acqua frizzante scade prima.
La data di scadenza dell'acqua frizzante è praticamente identica a quella dell'acqua liscia. La differenza sostanziale risiede nella modalità di conservazione. Indipendentemente dal fatto che sia liscia o frizzante, l'acqua non dovrebbe mai essere lasciata vicino a fonti dirette di luce o calore, poiché queste possono alterarne le proprietà e la qualità.
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